Arlo Parks, il nuovo disco è stato ispirato dai Beatles e da SZA

Le sue canzoni hanno fatto innamorare Billie Eilish, Florence Welch, Angel Olsen, Massive Attack e la scrittrice Zadie Smith. Racconta la vita in modo cristallino, autentico, struggente, il tutto accompagnato da una musica r&b e pop che fa pulsare il sangue. Arlo Parks, dopo il successo del suo album d’esordio, torna con un nuovo disco che uscirà il 26 maggio su Transgressive Records. L’artista lo presenterà dal vivo, in Italia, il 19 settembre 2023 all'Alcatraz di Milano.
“My Soft Machine”, questo il titolo del nuovo capitolo, è un lavoro profondamente personale, una narrazione delle esperienze di Parks. È stato registrato tra Londra e Los Angeles, con i produttori Paul Epworth, Ariel Rechtshaid, Romil Hemnani, Buddy Ross, collaboratore di Frank Ocean, e Carter Lang (già collaboratore di SZA), oltre ad alcune autoproduzioni della stessa Arlo. "Il mondo, o meglio la nostra visione di esso, è tratteggiato dalle cose più grandi che sperimentiamo: i nostri traumi, l'educazione, le vulnerabilità quasi come se fossero neve - dice l’artista - questo disco è la vita attraverso il mio obiettivo, attraverso il mio corpo: l'ansia della crescita, l'abuso di sostanze degli amici intorno a me, le sensazioni dell'essere innamorati per la prima volta, oltre al navigare nel disturbo da stress post-traumatico e nel dolore, nell'autosabotaggio e nella gioia. Il disco parla anche del muoversi attraverso mondi con meraviglia e sensibilità e com'è essere intrappolati in questo corpo particolare”.
Poi continua nel racconto, come in un flusso di coscienza: “C'è una citazione nel film di Hogg intitolato ‘The Souvenir’, un film semi-autobiografico con Tilda Swinton che racconta di un giovane studente di cinema che si innamora di un uomo più anziano e carismatico fino a diventarne dipendente, in cui la protagonista dice ‘non vogliamo vedere la vita come si svolge, vogliamo vedere la vita come viene vissuta in questo ingranaggio morbido…(il corpo, ndr)’. Ecco fatto, il disco si intitola ‘My Soft Machine’”.
Il progetto farà seguito all'album di debutto “Collapsed in Sunbeams”, acclamato e premiato dalla critica. Un disco che ha ricevuto due nomination ai Grammy come miglior album di un'artista esordiente e come miglior album di musica alternativa. Arlo ha vinto il BRIT Award come miglior artista esordiente, ha ricevuto lo Hyundai Mercury Prize e ha agguantato il BBC Introducing Artist Of The Year Award. Il suo album di esordio ha anche raggiunto la top 3 in UK e ha vinto gli AIM Awards per il miglior album indipendente e il premio UK Independent Breakthrough. Oltre a tutto questo, Arlo è stata anche nominata Breakthrough International Act ai BET Awards, la più giovane sostenitrice di alto profilo dell'UNICEF e ambasciatrice dell'associazione britannica per la salute mentale CALM.
L’ultimo singolo pubblicato e tratto da “My Soft Machine” è “Impurities”, un brano intenso e strutturato sul senso di comunità: "Parla dell’essere circondati da persone che ti fanno sentire come se la tua bruttezza interiore e i tuoi fallimenti ed errori non contassero, che ti sollevano e ti fanno ridere, che ti fanno sentire bene e pulita". La produzione di questo singolo è frutto della collaborazione tra Arlo, Romil Hemnani dei Brockhampton e Carter Lang (SZA) ed è stata ispirata dalle notti passate ad ascoltare i Beatles e SZA, oltre che dal suo amore per la musica ambient e d'atmosfera. Il singolo è accompagnato da un video diretto da Jak Payne, che vede Arlo immortalata in ambienti familiari, mentre la telecamera esegue una delicata panoramica dell'immagine in movimento. Parks spiega: "Con questo video volevo davvero trasmettere questa oscillazione tra solitudine e compagnia, volevo mostrare come stare con i propri cari sia davvero come tornare a casa. Mentre scrivevo questa canzone ho pensato molto a Gus Van Sant e al modo in cui cattura le persone in tutta la loro fragilità, bellezza e bruttezza".