Brit-pop e musica indiana, la via dei Kula Shaker

Nel 1996 i Kula Shaker di Crispian Mills (che oggi compie 50 anni) esordirono conquistando la prima posizione della classifica di vendita con l'album "K". La loro era una musica piuttosto curiosa che mescolava psichedelia e influenze indiane, il tutto spruzzato del brit-pop che all'epoca viveva la sua età dell'oro. Tre anni più tardi la band riconquistò la top ten con "Peasants, pigs & astronauts", ma qualcosa si era rotto. Tanto che si sciolsero. La pausa non ebbe lunga durata, più o meno un lustro, nel 2007 ecco "Strangefolk" (leggi qui la recensione). Negli ultimi quindici anni il gruppo londinese ha pubblicato tre soli album, l'ultimo dei quali, “1st Congregational Church Of Eternal Love (And Free Hugs)” (leggi qui la recensione), nel giugno dello scorso anno. Per celebrare il mezzo secolo di vita del buon Crispian vi riproponiamo la nostra recensione del secondo album dei Kula Shaker "Peasants, pigs & astronauts".
Benvenuti in bazar, signori, bella giornata, sì? Cercate musica? Sì, musica di India. Voi giovani preferite Alisha, o Bally Sagoo? Hop-hop indiano, sì. Da ridere? Ah, sì, forse. Come rap italiano, forse, sì? Bene. Bene. Venite da questa parte allora, e accomodatevi su questo tappeto. Prima di voi è stati qui cantante Madonna e cantante Morissette, e prima ancora chitarrista capellone Beatle. Tutti loro hanno schifo di musica moderna indiana che tutti noi ascoltiamo. Loro vogliono tradizione, giusto? Giusto. Tradizione importante. Come per voi italiani, tutti tenori, giusto? Bene. Bene. Bello che tradizione indiana piace a stranieri.
Più di tutti, a matto gruppo inglese con cantante biondo. Gruppo che canta di mitragliatrice mistica e intitola pezzi "Namami nanda-nandana". Loro fatto disco con qualche canzone rock, ma sembra che non molta voglia. Più si divertono con canti hare krishna come "Radhe radhe" o pezzi che sembrano presi di beat anni '60 come "108 battles".
Prego? Come io conosco beat inglese anni '60? Io indiano moderno, come tutti. Costretto a parlare in questo modo, come maestro Yoda di Guerre Stellari, perché voi piace così pensare noi. Comunque disco di Kula Shaker buono. Tante piccole invenzioni di sahib Bob Ezrin, come se disco fosse film girato a Bollywood. Questo è quel che dico: molto meglio di Talvin Singh e altri indiani intellettuali: matto gruppo rock Kula Shaker fa musica divertente, non pensa a musica da mettere come sottofondo durante lettura di Bhagavadgita con fumo di incenso in stanza.
Voi può sentire casomai intanto che legge famoso libro Siddharta. Senti "I'm still here". Senti "Shower your love". Loro canta allegri: "Vita è una perdita di tempo". Forse geni. Forse non del tutto gruppo rock. Forse più furbi che coraggiosi. Unica cosa certa: matti. Piace disco? Comprate, sì?