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Napoleone è l'Alan Sorrenti del nuovo pop italiano

Il cantautore partenopeo è uno degli artisti italiani da tenere d'occhio nel 2023: l'intervista.
Napoleone è l'Alan Sorrenti del nuovo pop italiano

Il 2023 è appena cominciato e il pop italiano ha già la sua prima “next big thing” pronta a diventare molto di più che una promessa nei mesi che verranno. Davide Napoleone, per brevità Napoleone, sta dimostrando già da un po’ che oltre quel talento per la scrittura che in questi anni lo ha portato a collezionare collaborazioni con artisti del circuito pop italiano come – tra gli altri – Michele Bravi, Chiara Galiazzo, i Booda (visti a “X Factor” nel 2019), c’è dell’altro. Il singolo “Appuntamento al lungomare”, appena uscito, è una nuova anticipazione del suo album d’esordio sulla lunga distanza, che uscirà prossimamente: arriva dopo ed è un omaggio esplicito alle radici musicali del cantautore partenopeo, tra incisi in dialetto e un groove che richiama le sonorità della scena napoletana degli Anni ‘80. Il primo nome che viene in mente è quello di Alan Sorrenti: “Non è la prima volta che vengo accostato a lui: è un onore – sorride Napoleone – non è un’associazione semplicistica, perché in fondo il genere che propongo è quello. Sorrenti e Pino Daniele sono stati tra i primi a sdoganare in classifica in Italia un certo tipo di sound, contaminato con influenze internazionali. Ma credo anche, al di là delle radici, di aver sviluppato un linguaggio tutto mio, in questi anni”.

Guè lo ha voluto tra gli ospiti del suo nuovo album “Madreperla”, in mezzo ai vari Paky, Anna, Sfera Ebbasta, Rkomi e Marracash. Dei partner scelti dall’ex Club Dogo per i pezzi che compongono l’ideale successore di “Gvesus” Napoleone è probabilmente meno noto, ma “Capa tosta”, il pezzo inciso con il rapper milanese, è tra i pezzi più forti e credibili di “Madreperla”: “Non so se questo feat segnerà la mia consacrazione come cantautore: la palla passa adesso al pubblico. Posso dire però che quella con Guè è una collaborazione molto importante per il mio percorso, che mi ha permesso di esplorare territori musicali che prima d’ora non avevo mai avuto l’opportunità di sondare. Sono stati lui e Bassi Maestro, che ha prodotto tutto il disco di Guè, a cercarmi, mandandomi un beat e proponendomi di provare a scriverci qualcosa su. Ho scoperto che oltre a conoscere la mia musica erano anche fan del mio percorso”, racconta Napoleone a proposito della collaborazione con Pequeno.

Originario di Capaccio Paestum, in provincia di Salerno, e trapiantato da vari anni a Torino, Napoleone ha dato vita al suo progetto artistico nel 2020, unendo un sound fresco e internazionale a un immaginario capace di rievocare storie, luoghi e personaggi del passato, mantenendo le atmosfere della tradizione musicale campana. I primi tre singoli pubblicati, “Amalfi”, “Porta pacienza” e “Povera femmina”, sono ispirati alla vita del cantautore amalfitano Vito Manzo, scomparso prematuramente nel 1957: “Credo che il dialetto campano sia molto più associabile al linguaggio internazionale, rispetto alla lingua italiana. Non lo definirei neppure un dialetto: Napoli è un mondo a sé, un continente a parte, una città talmente contaminata che faccio fatica a considerarla parte di qualcosa di più grande. E fino a prova contraria quella napoletana resta la tradizione musicale più antica che abbiamo qui in Italia, oltre che la prima in assoluto ad essere esportata all’estero”, riflette Napoleone a proposito della rinascita della scena napoletana, testimoniata anche dal successo di rapper come Geolier e Luché o da realtà amatissime dalla critica internazionale come i Nu Genea.

Ai talent ha preferito la cara vecchia gavetta: “C’è stata la possibilità di provare, di mettermi in gioco in prima persona, ma per questioni caratteriali ho rifiutato: non me la sono sentita. Sono esattamente l’opposto di ciò che può funzionare in quei contesti”, dice. L’album uscirà in primavera: “Sarà un progetto in linea con i singoli pubblicati finora, che saranno raccolti nel disco insieme a tre o quattro brani inediti”, anticipa Napoleone.

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