Peter Gabriel, nuova musica a sorpresa: ecco "Panopticom"
Era dal 2016 che l'ex frontman dei Genesis non faceva ascoltare una nuova canzone inedita. Di recente aveva collaborato con gli Arcade Fire (“Unconditional II (Race and Religion)”), aveva contribuito a un album benefico per l'Earth Day curato da Brian Eno e aveva registrato una cover di "Here it is" per un album-tributo a Leonard Cohen.
Ma "Panopticom" è a tutti gli effetti un nuovo singolo di Peter Gabriel, suonato dal bassista Tony Levin, dal batterista Manu Katché, dal chitarrista David Rhodes e da Brian Eno ai synth. I cori aggiuntivi sono di Ríoghnach Connolly dei The Breath.
Scritto e prodotto da Peter Gabriel, "Panopticom" è stato registrato ai Real World Studios nel Wiltshire e ai The Beehive di Londra.
Peter Gabriel:
"La prima canzone dell'album è costruita su un'idea alla quale sto lavorando: l'inizio della creazione di un globo di dati accessibili infinitamente espandibile, il Panopticom. Stiamo cominciando a mettere in connessione un gruppo di persone con la stessa idea che potrebbero riuscire a realizzarlo, per permettere alla gente del mondo di avere una maggiore autocoscienza e capire meglio ciò che sta davvero accadendo".
Niente a che vedere, almeno in apparenza, con il panopticon, con la "enne" finale, che è invece il nome dato nel 1791 da Jeremy Bentham a un progetto di carcere che permettesse il controllo visivo di tutte le celle contemporaneamente, grazie alla sua forma semicircolare (un esempio realizzato è il carcere, oggi dismesso, di Santo Stefano a Ventotene, dove fu detenuto fra gli altri anche Sandro Pertini).
L'uscita di "Panopticom" nel giorno della prima luna piena del 2023 non è una coincidenza e, in linea con la filosofia di Gabriel, l'approccio a "i/o" sarà un po' diverso dalla norma. Le fasi lunari guideranno il piano di pubblicazione nel 2023, con un nuovo brano rivelato ogni luna piena.
"Uno dei concetti di cui scrivo questa volta è l'idea che sembriamo incredibilmente in grado di distruggere il pianeta che ci ha dato i natali e che, se non troviamo il modo di riconnetterci alla natura e al mondo naturale, perderemo molto. Un modo semplice per pensare a dove ci collochiamo in tutto questo è guardare il cielo... e la luna mi ha sempre affascinato".
Ogni nuova uscita musicale sarà accompagnata da una specifica opera d'arte ("abbiamo esaminato il lavoro di diverse centinaia di artisti", dice Gabriel,) e "Panopticom" è caratterizzato dall'opera "Red Gravity" di David Spriggs.
"È stato il tema del controllo a mettermi in contatto con il lavoro di David Spriggs, perché aveva realizzato un'opera in merito. David fa cose incredibili utilizzando molti strati di trasparenze, così da ottenere queste strane creazioni con una reale intensità. Parte di ciò che fa è immaginare come potrebbe essere l'arte tra qualche anno, nel futuro e poi cercare di creare di conseguenza e credo che in questo lavoro in particolare ci sia riuscito molto bene".

Peter Gabriel terrà due concerti in Italia nel maggio prossimo.