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21 pezzi, 13 firme, 9 produttori: i numeri del disco di Jovanotti

"Un disco nato in intimità non è detto che sia intimista", sorride lui, sempre attratto dai kolossal
21 pezzi, 13 firme, 9 produttori: i numeri del disco di Jovanotti

In fondo Jovanotti non ha mai fatto mistero dell’attrazione particolare che prova per le imprese colossali. Testimoniata già negli Anni ‘90 da dischi come “Lorenzo 1994” e "Lorenzo 1997 - L'albero", è andata crescendo negli anni, portando nel 2015 l’ex “Ragazzo fortunato” sfornare un disco kolossal come “Lorenzo 2015 cc”, che comprendeva trenta pezzi inediti, e in tempi più recenti a girare per due estati le spiagge italiane con quel progetto titanico che è stato il “Jova Beach Party”. “Il nuovo album sorgerà quando sorgerà. Per ora usciranno solo pezzi random, perché il supporto non ha senso, non avevo più voglia di quel formato. Ci sarà tanta roba che si balla, momenti di emozione forte e molto pop che tiri dentro più gente possibile. Quando un anno fa si è riaperto il cielo, avevo il desiderio di fare musica che avevo rimosso anche come ascoltatore e ho scritto trenta canzoni in maniera istintiva, festosa, celebrativa, per recuperare il senso della vita nel suo aspetto più bello”, aveva detto alla conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del tour sulle spiagge, parlando di un ipotetico nuovo album. Il disco è uscito. Si intitola semplicemente “Il disco del sole”. Non è colossale come “Lorenzo 2015 cc” (ma occhio: sul sito dello shop online di Universal Music, la sua etichetta, è in vendita un’edizione limitata, “Il Super disco del sole”, contenente addirittura trentotto – avete letto bene: 38 – pezzi, tra inediti e live), ma quasi.

21 pezzi, un'ora e ventidue minuti di musica

Delle trenta canzoni scritte da Jovanotti tra l’uscita dell’Ep “Jova Beach Party”, ideale colonna sonora della prima, storica edizione del tour sulle spiagge nel 2019, e il varo della seconda edizione dell’impresa, solamente ventuno sono finite nel “Disco del sole”. Per un’ora e ventidue minuti di durata complessiva. Molte di queste sono già uscite come singoli, da “I love you baby” a “Sensibile all’estate”, passando per “Il boom” e “La primavera”, altre erano incluse negli Ep “La primavera”, “Mediterraneo” e “Oasi”: “’Il disco del sole’ raccoglie canzoni che sono nate in questi due anni recenti e fulminei che hanno ribaltato parecchie consuetudini – racconta Jovanotti – per dirne una che riguarda me e la mia musica, non ho scritto queste canzoni perché fossero un album, le ho scritte una alla volta per stare dentro alla musica, per tenere aperto un ponte immaginario tra il mio cuore e tutto il resto. ‘Il disco del sole’ è il titolo di un disco ed è soprattutto riferito alla stella e alla sua forma. Il pianeta chiamato Terra, dove esiste questa cosa che chiamiamo vita, negli ultimi due anni ha compiuto due giri completi intorno alla stella che chiamiamo Sole. In questi due anni ogni giorno ho guardato il sole come se fosse l’unica cosa stabile ovunque mi trovassi, mentre tutto il resto vacillava”.

I produttori: nove in tutto

Se nei suoi ultimi quattro album di inediti Lorenzo Cherubini aveva scelto di lavorare con un solo produttore in studio di registrazione, Michele Canova nel caso di “Safari”, “Ora” e “Lorenzo 2015 cc” e Rick Rubin nel caso di “Oh, vita!” del 2017, stavolta ha scelto di sperimentare soluzioni diverse collaborando con vari musicisti. Al “Disco del sole” hanno messo mano nove produttori diversi. C’è di nuovo Rick Rubin, che ha prodotto a quattro mani con Jovanotti “Se lo senti lo sai”, “La primavera”, “Un amore come il nostro”, “Tra me e te”, “Oasi”, “Mediterraneo”, “Tirannosauro Rex”, “Corpo a corpo”, “Mariacallas”, “Non dimenticar”, “Border Jam”, “Everest”, “Allelu” e “Il boom”. Sixpm, vero nome Andrea Ferrara, produttore napoletano classe 1988 già al fianco di Club Dogo, Salmo, Marracash ed Elisa, ha prodotto la nuova versione di “I love you baby” (la versione originale era di Rick Rubin, il remix ha conquistato tre Dischi di platino pari a 300 mila copie vendute ed è stata tra le canzoni più trasmesse dalle radio la scorsa primavera – italians do it better, verrebbe da dire) e “Sensibile all’estate”. Shantel, vero nome Stefan Hantel, produttore e dj tedesco conosciuto soprattutto per i suoi lavori con la sua orchestra gitana e per i suoi remix tra musica balcanica ed elettronica, ha messo mano a “Alla salute”. Afrotonix, nome d’arte di Caleb Rimtobaye, la stella dell’elettronica afro, produce “In viaggio”. Dylan Neustadter, già al fianco dei Muse e dei Brockhampton, produce “Il boom”. Il romano Jude Love, vero nome Giulio Mariani, già voluto da Jovanotti tra gli ospiti del “Jova Beach Party”, mette mano a “Yalla yalla”. Gli Ackeejuice Rockers, il duo veneto composto dai dj Ali Selecta e King P, che nel 2013 vennero chiamati alla Def Jam da Kanye West e che Jovanotti arruolò nel suo team già nel 2017 per “Le canzoni” e “Sbam!”, producono “E si fa bello per te”. Il fidato Riccardo Onori, storico chitarrista di Lorenzo Cherubini, affianca Jovanotti in “Ricordati di vivere (Il primo battito)”.

Gli autori sono tredici

“Mentre nascevano queste canzoni ero quasi sempre solo con una chitarra e un laptop aperto su un programma per registrare nel modo più istintivo possibile, quasi nessun passaggio intermedio. Il fatto che fossi solo però conteneva il fatto che desiderassi gente intorno a me, soprattutto corpi che danzano, occhi che brillano, voci che cantano. Un disco nato in intimità non è detto che sia intimista, in questo caso per me è stato il contrario, come dire che il sole è solo ma non è per niente solitario”, confessa Jovanotti. Se i produttori delle ventuno tracce che compongono “Il disco del sole” sono “appena” nove, gli autori sono un po’ di più: tredici in tutto. Jovanotti ha firmato tutti i testi dei brani, mentre per le musiche si è avvalso delle collaborazioni di Samuel Romano (è accreditato come compositore del nuovo singolo “Se lo senti lo sai” – con Jovanotti unì le sue forze già nel recente passato), Riccardo Onori, Christian Rigano, gli stessi Sxpm, Shantel, Jude Love, Afrotonix, Ackeejuice Rockers (Claudio Pelusio e Alessandro De Pieri), Leonardo Beccafichi (nome d’arte Fresco, dj di fiducia della voce di “Penso positivo”) e pure Enzo Avitabile (che compare come ospite insieme ai Bottari di Portico in “Corpo a corpo”). “Queste canzoni sono un sistema solare, il mio campo gravitazionale, la cosa che le tiene insieme è l’energia e l’energia è una cosa difficile da definire, come tutte le cose fondamentali. Associata ad altre parole l’energia si capisce un po’ meglio: cinetica, potenziale, termica, elastica, elettrica, chimica, nucleare, sono tutti tipi di energia. Possiamo inventare tipi di energia semplicemente associando una parola: energia emotiva, energia psichica, ritmica, spirituale, poetica. È un gioco divertente e andando avanti resta sempre un mistero che non si chiarisce, l’energia resta un mistero. Un mistero che personalmente mi tiene in ballo e mi trattiene dal precipitare in un vuoto, dal trasformarmi in un buco nero, destino di tutte le stelle ma non ancora del Sole”, filosofeggia Jovanotti.

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