Bob Dylan: la sua playlist, da "El Paso" a...
Nel suo recentissimo libro "The philosophy of modern song", Bob Dylan racconta e analizza 66 canzoni da lui scelte (ne abbiamo scritto qui). Questa settimana vi proponiamo, a puntate, l'ascolto di tutte le 66 canzoni, ognuna corredata - per gentile concessione dell'editore Feltrinelli - da un breve estratto dal testo della versione italiana "Filosofia della canzone moderna" (la traduzione è di Alessandro Carrera).
23 - “El Paso”
(Marty Robbins)
Uscita originariamente nell’album "Gunfighter Ballads and Trail Songs" (Columbia 1959)
Composta da Marty Robbins
È la ballata dell'anima torturata, del cowboy eretico, del principe dei protestanti che tutto a un tratto, più in fretta non si può,
si innamora di una ballerina dalla carnagione delicata. La canzone non dice quasi niente che si possa capire, ma se si mettono insieme i segni, i simboli e le forme, non dice quasi niente che non si possa capire.
24 - “Nelly Was a Lady”
(Alvin Youngblood Hart)
Uscita originariamente nell’antologia "Beautiful Dreamer: The Songs of Stephen Foster"
(American Roots Publishing/Emergent Music Marketing 2004)
Composta da Stephen Foster
Questa è una canzone maestosa, che fa piangere e accasciare chiunque abbia mai vissuto una vita. Sono state scritte molte canzoni tristi ma nessuna è più triste di questa, versi e melodia. La versione di Alvin Youngblood Hart è la migliore che vi capiterà di ascoltare. Alvin la canta nella sua forma più pura.
25 - “Cheaper to Keep Her”
(Johnnie Taylor)
Uscita originariamente nell’album "Taylored in Silk" (Stax 1973)
Composta da Mack Rice
Gli avvocati divorzisti non si curano dei legami familiari; operano, per definizione, nel ramo demolizioni. Demoliscono le famiglie. Quanti di loro sono almeno tangenzialmente responsabili di suicidi di adolescenti e assassini seriali?
26 - “I Got a Woman”
(Ray Charles)
Uscita originariamente come 45 giri (Atlantic 1954)
Composta da Ray Charles e Renald Richard
Nei primi giorni era tutto rose e fiori, amore notte e giorno, mai un brontolio, mai un muso. Ma è una cosa che finisce in fretta e l’unica cosa che rimane sono tutti quei chilometri. A poco a poco il desiderio svanisce, ma il traffico prosegue in eterno.
27 - “CIA Man”
(The Fugs)
Originariamente inclusa nell’album "Virgin Fug" (ESP-Disk 1967)
Composta da Tuli Kupferberg
È una canzone che trasforma un agente della Cia in un personaggio da fumetto. Viene da chiedersi come mai DC Comics o Marvel non abbiano mai realizzato un “Uomo della Cia”. Stan Lee si sarebbe fregato le mani all’idea di disegnare un tipo simile.
28 - “On The Street Where You Live” (From “My Fair Lady”)
Vic Damone
Uscita originariamente come 45 giri (Columbia 1956)
Musica di Frederick Loew, testo di Alan Jay Lerner
Vic Damone aveva sposato Annamaria Pierangeli negli anni Cinquanta. Pierangeli era stata il grande amore di James Dean. Secondo la leggenda, il giorno che lei si sposò lui l’aspettava dall’altra parte della strada in sella alla sua motocicletta.
Sapere che Pierangeli poteva passare da James Dean a Vic Damone in un battere di ciglia è una lezione di vita.
29 - “Truckin'”
(The Grateful Dead)
Uscita originariamente come 45 giri e nell’album "American Beauty" (Warner Bros 1970)
Musica di Jerry Garcia, Bob Weir e Phil Lesh, testo di Robert Hunter
"Truckin’" evoca qualcosa di diverso dal viaggiare. È una cosa ardua. Ma i Dead sono un gruppo da ballo che ha swing ed è per questo che non sembra così difficile seguirli. E quel tale che canta la canzone si comporta e parla come la persona che è, e non come altri vorrebbero che parlasse e si comportasse.
30 - “Ruby, Are You Mad?”
(The Osborne Brothers)
Uscita originariamente come 45 giri (MGM 1956)
Composta da Cousin Emmy (Cynthia May Carver)
La canzone giusta per lanciare l’automobile giù da una scarpata, la radio ancora accesa, e tu neanche te ne accorgerai. Non si può guidare più veloci di così. Niente melodia, un solo accordo e tutti che vanno sparati a cento miglia all’ora.
31 - “Old Violin”
(Johnny Paycheck)
Uscita originariamente come 45 giri (Mercury 1986)
Composta da Johnny Paycheck
Di canzoni come questa si possono fare delle cover, ma nessuno la può fare sua. Se la sentite da qualcun altro magari non vi fermate nemmeno ad ascoltarla, ma bastano due versi cantati da Paycheck per inchiodarvi lì dove siete.
32 - “Volare”
(Domenico Modugno)
Uscita originariamente come 45 giri (Fonit 1958)
Composta da Domenico Modugno e Franco Migliacci
Magari questa è stata una delle prime canzoni allucinogene, di almeno dieci anni in anticipo su "White Rabbit" dei Jefferson
Airplane. Non è possibile ascoltare né fare esperienza di una melodia più orecchiabile. Anche se non la sentite, la sentite. Si scava la sua via nell’aria.
33 - “London Calling”
(The Clash)
Originariamente uscita come 45 giri (CBS 1979)
Composta da Joe Strummer e Mick Jones
Molte delle canzoni dei Clash sono eccessive, prolisse, stracolme di buone intenzioni. Ma questa no. Questa probabilmente rappresenta i Clash al loro meglio e dove il loro messaggio è più significativo e più disperato.
