Skin contro Meloni: "Con lei, l'Italia sprofonda nel fascismo"

Non solo le star del pop italiano. Anche gli artisti internazionali dicono la loro sul possibile esito delle elezioni politiche italiane. A partire da quelli che con l'Italia hanno - per un motivo o per l'altro - un legame speciale. Come Skin. La frontwoman degli Skunk Anansie ha attaccato con un post pubblicato sul suo profilo Instagram ufficiale Giorgia Meloni, condividendo una foto della leader di Fratelli d'Italia e scrivendo nella didascalia: "Mi rattrista vedere la mia amata Italia sprofondare nel fascismo per la prima volta dalla seconda guerra mondiale. Questa è Georga (sic) Meloni, che potrebbe diventare il prossimo Primo Ministro italiano. Il suo partito è un erede di quello di Benito Mussolini, demonizza rifugiati e immigrati", ha scritto la cantautrice, vista - tra le altre cose - dietro al bancone dei giudici dell'edizione italiana di "X Factor" nel 2015.
"Stessa vecchia merda, stessa vecchia agenda di destra fascista e razzista", si legge ancora nel post condiviso da Skin, origini giamaicane. "I neri e i marroni non hanno alcun potere in Italia, ma rimangono incolpati per tutto ciò che l'élite italiana continua a sbagliare".
Al post di Skin hanno risposto altri musicisti legati professionalmente o umanamente al nostro paese. Come Jack Savoretti, origini genovesi da parte di padre (lasciò il capoluogo ligure per trasferirsi nel Regno Unito prima che Jack nascesse): "Davvero straziante", ha scritto il cantautore nel suo commento. E Mousse T, il dj tedesco di origini turche che dopo aver rilanciato Tom Jones con la hit "Sex bomb" venne arruolato da Zucchero come produttore della sua "Il grande Baboomba", prima che Jovanotti gli affidasse quest'anno "Apri tutte le porte" di Gianni Morandi (che ha accompagnato pure al Festival di Sanremo dirigendo per lui l'orchestra): "Incredibile".
Al coro si aggiungono anche le voci dei Garbage: "Che Dio ci aiuti".