Red Hot Chili Peppers, la storia del singolo dedicato a Van Halen

"A volte non realizziamo quanto siamo profondamente influenzati e connessi a certi artisti finché quegli artisti non se ne vanno. Eddie Van Halen era uno di questi. Il giorno dopo la sua morte Flea è arrivato in studio con questa emozionante bassline": comincia così, sui social, il racconto dei Red Hot Chili Peppers del loro nuovo singolo, intitolato semplicemente "Eddie". Il brano è il secondo antipasto del nuovo album della rock band, "Return of the dream canteen", che uscirà il prossimo 14 ottobre e che è stato annunciato a sorpresa da Anthony Kiedis e soci subito dopo l'uscita di "Unlimited love", arrivato nei negozi solo lo scorso aprile. 

"John, Chad e io abbiamo iniziato a suonare insieme subito, con tutto il nostro cuore: è una canzone in onore di Eddie, venuta fuori senza sforzi", prosegue ancora il racconto, scritto da Kiedis. "Era bello essere tristi e così interessati a una persona che aveva dato così tanto alle nostre vite". "Sebbene la canzone non citi mai Eddie, parla dei suoi primi giorni sulla Sunset Strip e dell'arazzo del rock'n'roll che Van Halen ha dipinto sulle nostre menti. Alla fine, la nostra canzone chiede di non ricordare Eddie per essere morto, ma per aver vissuto il suo sogno più sfrenato". 

“Siamo andati alla ricerca di noi stessi come abbiamo sempre fatto. Solo per il gusto di farlo, abbiamo suonato e imparato alcuni vecchi brani. In breve tempo abbiamo iniziato il processo di costruzione di nuove canzoni. Una bella chimica che ci ha fatto compagnia centinaia di volte durante il nostro percorso. Una volta trovato quel flusso di suoni e visioni, abbiamo continuato a lavorarci”, hanno raccontato i Red Hot Chili Peppers, anticipando i temi di "Return of the dream canteen". "È tutto ciò che siamo e che abbiamo sempre sognato di essere. È pieno di roba. Realizzato con il sangue dei nostri cuori”.