Giorgia Meloni: "Con Morgan ogni tanto ci scriviamo"

Nei giorni scorsi Morgan ha dichiarato che sta collaborando con la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Queste le parole che il musicista monzese aveva detto nell'intervista a Il Giornale: “Sto consigliando Giorgia Meloni per il programma elettorale. Ho detto la mia sull'uso dei vocaboli, sulle parole che poi sono parte del mio mestiere. Anche sulla linea politica. Qualcosina eh. Ma non ne voglio parlare.”
Nella giornata di oggi Giorgia Meloni ha tenuto a precisare, come riporta l'Ansa, quale sia il ruolo di Morgan alla luce di quanto pubblicato dai giornali nei giorni scorsi. A seguire riportiamo la dichiarazione della politica romana: "Morgan mi consiglia le parole da usare? No, non è vero. Ogni tanto ci scriviamo. L'altro giorno mi ha scritto di essere attenti al linguaggio nel programma, da lì è diventato che scrive il programma di Fratelli d'Italia. Approfitto per spiegare a quelli che stanno raccontando presunti programmi di Fratelli d'Italia che il programma non è ancora stato pubblicato".
Per chiarire ulteriormente questa liaison tra musica e politica Morgan ad Adnkronos ha successivamente dichiarato: "Ho scritto personalmente a Giorgia Meloni le mie critiche pesanti al programma del suo partito. Ho letto per caso quel programma e ho fatto le mie contestazioni via WhatsApp, dicendole che il vocabolario usato è fondamentale e che i "manganelli verbali" non pagano. Adesso la finirete di dire stronz...?."
Aggiungendo ancora: "Non voterò per la Meloni, sono un anarchico", spiegando che ha fornito il suo parere alla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni perché "è molto meno snob degli altri leader politici e se la tira di meno". Ha inoltre citato Franco Battiato, a cui ha recentemente dedicato la canzone "Battiato (mi spezza il cuore)": "Ricordate quando Battiato suonò per Alleanza Nazionale e tutti gli diedero del fascista? Ve lo ricordo io. Disse così: 'Io fascista? No, io musicista', e il musicista è uno che cura l'anima, è un chirurgo, e il chirurgo in sala operatoria non chiede il tesserino di partito al paziente a cuore aperto."