Pearl Jam, Gossard: “Il grunge ha ucciso un rock stagnante”

Il grunge ha spalancato le porte a una nuova generazione. E come in tutti i cicli storici, lo ha fatto a discapito di un’altra. Nuovo modo di concepire la musica, nuovo immaginario, nuova voglia di iniettare linfa vitale in un macro genere che negli anni ’80, per il chitarrista dei Pearl Jam, Stone Gossard, era diventato “stagnante”. È una lotta antica, che spesso torna di attualità. Poco tempo fa, per esempio, è tornata alta la fiamma di una polemica innescata da due band simbolo delle due diverse fazioni: i Motley Crue e i Pearl Jam, con Eddie Vedder che ha ricordato in un'intervista il suo disprezzo per la band rivale e Nikki Sixx ha subito risposto.
In una recente conversazione è stato Stone Gossard, intervistato da Andrew Daly di VW Music, a ritornare sul dibattito, a ricordare come la musica grunge abbia decretato la morte dell'hard rock e del metal anni '80, nonostante l’artista si professi fan di molte band hard rock. “Penso che ci sia sempre un rinnovamento nel mondo, e con quel rinnovamento arrivano nuove prospettive. E penso che l'hard rock fosse davvero stagnante a quel punto. Il mondo ha dato l'opportunità a quelli che chiamerò musicisti ‘meno musicalmente talentuosi’ di dire: "Ehi, c'è un altro modo di suonare canzoni rock. C'è un altro sistema per avere canzoni pesanti. E c'è un altro modo per creare caos ed energia da quelle canzoni che sarebbero al di fuori della normale tavolozza dei colori di un brano heavy metal’”, ha raccontato il musicista.
Poi ha continuato: “Voglio dire: ho ascoltato un sacco di heavy metal. Ho ascoltato molto i Motörhead. Ho ascoltato molto gli Iron Maiden. Ho ascoltato molto i Mercyful Fate. Ho ascoltato molto i Led Zeppelin. Ho ascoltato tutte quelle band della new wave dell'heavy metal britannico, e mi sono piaciute molto. Detto questo, da ragazzo non sapevo davvero come suonare in quel modo, quindi stavo solo facendo ciò che sembrava giusto per me. E penso che alla fine degli anni '80, ci fosse un atteggiamento molto libero nei confronti dell'arte e della musica che si stava preparando sulla scia dell'hard rock, molte persone stavano sperimentando nuovi suoni e le band si sono formate da lì, da quella nuova spinta, diversa. C'era qualcosa che era fresco, che catturava davvero le orecchie delle persone e che aveva anche un enorme effetto su tutto”. Poi ha concluso: “Ma sai, molte di quelle band heavy metal di cui parliamo sono ancora in circolazione, quindi chiaramente non sono morte tutte. Certo, molti di loro hanno dovuto riorganizzarsi e sì, alcuni sono morti, ma fa parte del ciclo vitale, giusto? Ci sono ancora molti fan là fuori che amano l'hard rock, e io sono uno di loro. Amo l'hard rock, e l'ho sempre fatto, ma il rinnovamento e la rinascita fanno parte dell'arte”.