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Se internet fa saltare un concerto di The Weeknd

È successo a Toronto: debutto rimandato del primo tour "crypto-powered" della storia. Tutto vero.
Se internet fa saltare un concerto di The Weeknd

Era tutto pronto. L'attesa era alle stelle. In primis perché i fan, molti dei quali non aspettavano altro che entrare alla Rogers Centre di Toronto, che avrebbe dovuto ospitare lo show, avevano acquistato già due anni fa i biglietti per assistere allo show, rimandato a causa della pandemia. E poi lo show avrebbe rappresentato il battesimo del nuovo "After Hours Til Dawn tour" mondiale di una delle popstar più amate della sua generazione: parlano per The Weeknd i numeri delle sue hit sulle piattaforme, da "Blinding lights" (che su Spotify ha superato il traguardo dei 3 miliardi di ascolti) a "Save your tears", passando per "Starboy". E invece? Invece è successo che il concerto della star canadese dell'r&b è saltato, a poche ore dall'inizio. Il motivo? La mancanza di rete internet, legata a un black out della rete della compagnia di telecomunicazioni Rogers Communications.

Ad dare la notizia ai suoi fan è stato lo stesso Abel Makkonen Tesfaye - questo il vero nome di The Weeknd - sui social. Quando mancavano pochissime ore all'inizio del concerto il cantante ha scritto su Twitter: "Sono stato all'arena tutto il giorno, ma questa è una cosa fuori dal mio controllo, a causa del blackout della Rogers, che compromette l'operatività e la sicurezza. Ho fatto del mio meglio. Questa cosa è dolorosa. Recupereremo il concerto, ma non stasera", si è limitato a scrivere The Weeknd.

I legami tra il black out della rete della compagnia di telecomunicazioni Rogers Communications e le ragioni che hanno spinto The Weeknd e il suo promoter ad annullare il concerto, mentre Roger Waters la stessa sera si è regolarmente esibito Scotiabank Arena, vicinissima all'arena nella quale avrebbe dovuto esibirsi The Weeknd, non sono chiari. Lo scorso mese è stata ufficializzata la notizia della partnership tra The Weeknd e Binance, piattaforma di scambio di criptovalute fondata nel 2017 dall’imprenditore cinese Changpeng Zhao, per il tour, descritto come il primo "crypto-powered" della storia in quanto il primo in assoluto ad utilizzare il Web3, l’innovativa – ma anche dibattuta – tecnologia sviluppata da venture capitalist, startupper delle criptovalute e tecno-utopisti, costruita sulla struttura blockchain. L'obiettivo? Sviluppare una collezione di NFT durante il tour dell’artista canadese. Ma non erano meglio le vecchie fascette - magari anche tarocche - di una volta?

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