Il musicista che Prince definì 'il mio Dio'

Il mondo della musica è stato ed è popolato da personaggi tanto geniali quanto bizzarri. Senza dubbio tra i più bizzarri e geniali va annoverato Prince. Un artista che nella sua carriera ha sperimentato sonorità tra le più diverse senza avere mai il timore di potersi alienare con questo percorso ondivago i favori del pubblico seguendo solamente la sua arte e il suo istinto. Un artista in possesso di un ego talmente smisurato che riesce difficile potesse avere un eroe, un maestro, come l'ha definito lui, un Dio.
Una volta nel corso di una intervista rilasciata al magazine Mojo, Prince parlando di ciò che principalmente ricerca negli altri musicisti, ammise con franchezza: “Io desidero con forza la grande musicalità e non mi interessa chi me la offre. Non ho problemi a dire che amo D'Angelo. O alcune delle cose che fa Bjork... i Cocteau Twins... Noi musicisti, siamo una famiglia. Mi auguro che i giovani musicisti imparino da me - anche dai miei errori - nel modo in cui ho imparato io".
Il concetto di genere musicale era del tutto inutile per Prince, tutto ciò a cui lui ambiva era trovare un musicista che gli muovesse qualcosa dentro e nessuno lo faceva più di Sonny T, al secolo Sonny Thompson. Prince conobbe Thompson nella natia Minneapolis quando erano entrambi adolescenti e i due rimasero in contatto per molti anni. Suonarono per la prima volta insieme su una demo di "Got To Be Something Here" dei Lewis Connection, la band di Thompson, nel 1976, il 18enne Prince Rogers Nelson contribuì al brano con chitarra e cori.
La carriera di Prince e quella del bassista Sonny T presero poi direzioni diverse, ma si ricongiunsero nel 1991 quando Thompson si unì alla backing band di Prince, i New Power Generation, e questi era totalmente rapito dalla perizia dell'amico nel suonare. Tanto che nel 1994, quando gli venne posta la domanda su quale fosse il suo chitarrista preferito, Prince non esitò un attimo e scelse il suo compagno di band e bassista, Sonny T, motivando la sua scelta senza perdersi in giri di parole: “Li ho ascoltati tutti. Il mio preferito di tutti i tempi è Sonny T”. Non pago della sua risposta, argomentò ancora: “Pensavo che Sonny fosse Dio. Sonny era il mio eroe. Molto di quello che faccio alla chitarra, l'ho imparato da lui. Io andavo a casa sua, ascoltavamo i dischi e lui mi mostrava delle cose alla chitarra".