Naska: il punk-rock di fine anni ’90 è vivo e lotta

“Rebel”, fuori per Thamsanqa e distribuito da The Orchard, è il primo disco di Naska, artista classe 1997 cresciuto ascoltando la scena punk-rock di band come i Blink-182 e i Sum 41 a cui ha poi unito la passione per la scena emo-trap americana rappresentata da Lil Peep, famoso per aver frullato più generi e influenze. Un ponte fra i due mondi. Naska è il nome d’arte di Diego Caterbetti, nato a Civitanova Marche. Finito il liceo si trasferisce a Milano, per concentrarsi sul suo percorso musicale. Nel 2020 pubblica il suo primo ep “Alo/Ve”, per Sony Music. Il primo singolo estratto è “Dormi”, manifesto della gelosia, dell’insicurezza e della fiducia nelle relazioni dei ragazzi di oggi, ha un buon successo. Pubblica di seguito “Tu che ne sai”, “California”, “Mamma non mi parla” e “Spezzami il cuore”, singoli che precedono il suo progetto discografico. Oltre alla musica, nel 2019 apre il canale Twitch e inizia il suo percorso parallelo da streamer, raggiungendo un fidelizzato pubblico che lo segue nelle trasmissioni quotidiane.
“Rebel” è il suo disco d’esordio ufficiale. “È un disco maturo, nella misura in cui l'autore è maturo 5 giorni su 7: senza gli eccessi dei due giorni restanti, non ci sarebbe il resto”, si legge nella presentazione del progetto. Tutto ciò si riflette nel progetto e nella sua tracklist: se “Punkabbestia” e “Mamma non mi parla” rappresentano infatti il lato più fuori controllo ed estremo, brani come “Polly”, “Lontana da me” mettono invece in luce la sensibilità del giovane artista. Il culmine viene raggiunto con la title track “Rebel”, non a caso outro del disco, che racchiude tutti i contrasti e i paradossi dell’album. La traccia è di fatto un omaggio alla sorella di Naska.
Prodotto interamente da Renzo Stone, ad eccezione dei tre singoli editi firmati da Danien, “Rebel” è arricchito dalle batterie di Federico Ascari. La scrittura di Naska, soprattutto nelle punchline a effetto, ha un liricismo che richiama al rap, ma il sound del disco è un completo omaggio al punk-rock di fine anni ‘90 inizio 2000, a dimostrazione di come quel mix di cui Lil Peep fu un precursore e di cui oggi Machine Gun Kelly è un’evoluzione, è il suo vero campo da gioco. “Rebel”, da molti, è percepito come una sorta di fotografia del punk-rock del nuovo millennio, che non disdegna l’apertura al pop e al rap.
Ad accompagnare l’uscita del disco, in collaborazione con The Nemesis, nasce anche il metaverso virtuale di Naska, interamente dedicato a “Rebel” e alla sua musica. Uno spazio costruito per una nuova formula d’intrattenimento, dai concerti virtuali alle interazioni dirette con i fan, passando per challenge ufficiali, la possibilità di avere accesso a contenuti esclusivi e molto altro ancora. Il progetto può essere approfondito seguendo Naska sui social e nelle sue attività.