Human Rights Now!: il tour con Bruce Springsteen, Sting e Peter Gabriel
Il 2 settembre del 1988 veniva inaugurato allo stadio di Wembley, a Londra, uno dei tour più leggendari della storia del rock: per un mese Peter Gabriel, Sting, Bruce Springsteen, Youssou N'Dour e Tracy Chapman condivisero il palco, suonando a favore dei diritti umani e di Amnesty International.
Lo 'Human rights now!' tour sarebbe durato e avrebbe visto venti concerti in quattro continenti, facendo tappa anche in luoghi solitamente poco battuti quali India, Costa Rica, Costa d'Avorio e Zimbabwe. L'idea non era solo quella di raccogliere fondi, ma soprattutto di generare conspevolezza sul tema. Infatti, non a caso, gli artisti tennero conferenze stampa in ogni paese e scelsero come canzone simbolo "Get up stand up" di Bob Marley, con il suo invito a difendere i propri diritti.
Il tour è leggendario per tanti motivi, tra cui quello delle frequenti collaborazioni sul palco tra artisti che non avevano mai suonato assieme prima: Sting e Springsteen - al tempo al massimo della loro popolarità mondiale - cantarono spesso "The river". "Chimes of freedom" di Bob Dylan (da Springsteen suonata nel tour precedente, quello di "Tunnel of love", nella versione dei Byrds e poco prima pubblicata come EP) venne cantata in coro da tutti i cantanti.
La data italiana si svolse pochi giorni dopo il debutto, l'8 settembre 1988 allo stadio comunale di Torino, dove Bruce Springsteen aveva suonato solo tre mesi prima, l'11 giugno, con il "Tunnel of Love Express Tour". Il concerto venne trasmesso in diretta da Radio Rai.
Una precisa volontà degli artisti fu quella di ospitare sul palco artisti locali in apertura di ogni concerto. Per l'Italia venne scelto Claudio Baglioni, che qua vediamo nella conferenza stampa. L'artista al tempo era percepito come molto lontano dal rock degli artisti internazionali e fu oggetto di una contestazione di una parte del pubblico torinese.
Il tour si concluse con il concerto del 15 ottobre allo Stadio Monumental di Buenos Aires di fronte a 75.000 persone. Per l'occasione gli ospiti locali chiamati a portare il loro contributo artistico furono il cantautore Leon Gieco e il pianista e produttore Charly Garcia. Da questo concerto fu tratto uno speciale trasmesso dalle reti TV di tutto il mondo.