L'ultima numero uno degli Eagles

La canzone "Heartache Tonight" fa parte della tracklist – è la prima del lato B dell'LP - dell'album "The Long Run", pubblicato il 24 settembre 1979. Il brano fu l'ultimo degli Eagles a raggiungere, nel novembre 1979, il primo posto della classifica di vendita negli Stati Uniti, prima che la band statunitense di maggior successo degli interi anni Settanta si sciogliesse.

I crediti del brano riportano i nomi di Don Henley, Glenn Frey, Bob Seger e J. D. Souther. "Heartache Tonight" non fu una di quelle canzoni composte nel giro di cinque minuti, la sua scrittura richiese parecchio tempo, proprio come parecchio tempo richiese la realizzazione dell'album "The Long Run". Il seme che la fece fiorire venne scoperto durante una jam session tra il chitarrista della band californiana Glenn Frey e il cantautore J. D. Souther.
Souther fu una delle prime persone che Frey conobbe quando si trasferì in California dalla natia Detroit. Per un periodo ci abitò insieme e con lui formò un duo chiamato Longbranch Pennywhistle che pubblicò, nel 1969, un eponimo album. Frey e Souther scrissero la prima strofa mentre ascoltavano delle canzoni di uno dei re del soul, Sam Cooke. Questo il racconto fatto da Souther nel 2011 a Songfacts: "Io e Glenn Frey stavamo ascoltando dei dischi di Sam Cooke a casa mia. Ci muovevamo battendo le mani, schioccando le dita e cantando le parole di quelle canzoni. La melodia suona molto bene è molto simile a quelle di Sam Cooke."
Però, anche se aiuta molto, non basta trovare una buona melodia per scrivere una buona canzone. Qualcosa ancora mancava, continua quindi il racconto di Souther: "Nei primi giorni non riuscivamo a trovare un ritornello che ci piacesse, penso che Glenn fosse al telefono con l'amico fraterno Bob Seger e disse, 'Voglio fare qualcosa con te' e gliela cantò, Seger se ne uscì con il ritornello, lo cantò ed era bello".
Riguardo "Heartache Tonight", Bob Seger, altro rocker di Detroit (era nato a Detroit anche Souther), ricorda per la rivista Entertainment Weekly: "Glenn aveva il verso: 'Somebody's gonna hurt someone before the night is through'. Non ci avevamo messo la testa neanche per cinque minuti che io buttai lì, 'There's gonna be a heartache tonight!'. I suoi occhi si illuminarono."
Sempre a Songfacts Souther rivela, in tutta onestà, di non considerare "Heartache Tonight" un esempio letterario: "Non c'è molto. Voglio dire, sono solo due lunghe frasi. Ma funziona bene." E con il ritornello al posto giusto la canzone era fatta, come riportò Seger al magazine statunitense Rolling Stone: "Don disse, 'Questo è tutto, abbiamo finito'".
Solo che la canzone non era proprio finita perché Don Henley – l'altro leader con Glenn Frey, degli Eagles - era alla ricerca di un suono adatto della sua batteria. Alla fine riuscì a trovarlo sdraiandosi sul pavimento dello studio di registrazione, mettendo un tamburo da banda musicale sul petto e colpendolo con una mazzetta. Come disse il chitarrista degli Eagles Timothy B. Schmit a Rolling Stone: "Lo faceva sempre. Ci mise molto tempo."
Nel frattempo, Glenn Frey aveva una preoccupazione, Souther lo ha confidato sempre a Songfacts: "Mi chiamò Glenn e disse: 'Ci stanno quattro autori su questa?' E io gli risposi, 'Certo, se va bene'. E lui disse, 'Sì, è fantastico. Seger me l'ha cantata', lui me la cantò e gli dissi, 'È fantastica'".
Le sedute di registrazione per "The Long Run" finirono per durare più di un anno, poi gli Eagles, dopo sei album e decine di milioni di copie vendute, distrutti da litigi, droga e ambizioni personali si divisero. Glenn Frey – che è morto cinque anni fa, il 18 gennaio 2016 - commentò con il giornalista musicale e regista Cameron Crowe: ""The Long Run" diventò, a tutti gli effetti, "The Long Run" ('la lunga corsa'). Nel complesso è stato un disco difficile da realizzare, ma io ho adorato 'Heartache Tonight'". E aggiunse: "Io, J.D. e Don abbiamo portato a termine quella canzone. Nessun testo pesante, la canzone è più di un gioco di parole, ed è quello che doveva essere."
Una delle peculiarità degli Eagles era quella di non avere un solo cantante, praticamente tutti i membri del gruppo contribuivano nei vari brani. "Heartache Tonight" la cantò Glenn Frey.