John Dolmayan invita gli americani a sostenere ancora Donald Trump
L'elezione a presidente degli Stati Uniti di Joe Biden è stata salutata dalla maggioranza della comunità musicale come una benedizione. Tuttavia, c'è anche qualcuno che la pensa in maniera diversa, come il batterista dei System of a Down John Dolmayan che non si rassegna all'esito del voto e invita gli americani a riunirsi attorno al presidente in carica Donald Trump nei suoi sforzi per ribaltare il risultato della tornata elettorale. Il pensiero di Dolmayan è in totale disaccordo con quello del compagno di band e cognato Serj Tankian.
Attraverso il suo account Instagram John Dolmayan ha condiviso un'immagine di Trump con le parole: "Ha combattuto per noi sin dal primo giorno. Ora è il momento di combattere per lui." Ha aggiunto inoltre: “Se la volontà del popolo americano è che Joe Biden sia presidente, allora così sia, ma solo se ha raggiunto questo obiettivo senza frode o collusione. Questo presidente è stato attaccato per quasi cinque anni da tutti i media che siano social o meno, insieme alle corporazioni e ai politici che lo hanno attaccato attivamente da quando ha deciso di mettersi in corsa. Perché? Ha affrontato una crisi pandemica mondiale e un arresto totale dell'economia perpetuato e istigato dai suoi avversari nella speranza che la nostra economia crollasse e che ne sarebbe stato incolpato. Proteste violente (che se ne andranno se Biden sarà eletto) sono state sicuramente istigate dalla sua opposizione per destabilizzare la nostra nazione ed erodere la fiducia nel nostro sistema. Se Biden vincerà tutte queste proteste scompariranno e la pandemia finirà rapidamente, non cascateci. Probabilmente non vedrai mai più un altro non politico correre per questa carica, questa è la nostra perdita. Questa elezione non è finita né dovrebbe essere senza una completa trasparenza".
Venerdì scorso i System of a Down hanno pubblicato dopo quindici anni due nuovi brani "Protect the Land" e "Genocidal Humanoidz" per fornire sostegno - i proventi delle canzoni andranno a beneficio di Artsakh e Armenia - all'Armenia, loro terra d'origine, e alla vicina repubblica dell'Artsakh, che sono sotto gli attacchi di Azerbaigian e Turchia. Parlando del suo punto di vista diametralmente opposto a quello di Tankian Dolmayan ha detto: "Non importa come ci sentiamo l'uno con l'altro, non importa quali problemi persistono nel passato, dobbiamo metterli da parte perché questa cosa è più grande dei System of a Down, è più grande di tutti noi… Dobbiamo fare qualcosa per sostenere la nostra gente".
Dolmayan ha sempre sostenuto Donald Trump, ma si è espresso contro il governatore repubblicano Chris Sununu, che è stato eletto in New Hampshire. Il batterista ha condiviso una immagine che suggerisce i legami di Sununu con una compagnia mineraria che trarrà vantaggio dal tentativo di acquisizione dell'Artsakh da parte dell'Azerbaigian. "Se segui il denaro, troverai sempre la radice di tutti i conflitti", ha scritto Dolmayan.
Serj Tankian ha recentemente ammesso la sua frustrazione nei confronti di Dolmayan per la sua retorica pro-Trump, ma ha affermato che il loro sostegno condiviso all'Armenia crea un legame tra compagni di band. “È frustrante essere politicamente opposti al proprio batterista e cognato? Cazzo sì. Ovviamente è frustrante", ha detto Tankian a Forbes. "Ma questo ha a che fare con la politica americana. Quando si tratta di questioni armene, siamo sulla stessa lunghezza d'onda".