L'amore disperato di Levante (e delle ragazzine di 'Baby')

La cantautrice siciliana - ma torinese di adozione - finisce nella colonna sonora della terza stagione di "Baby", la serie Netflix ispirata al caso di cronaca delle baby squillo dei Parioli, con una sua canzone, nuova. Si intitola "Vertigine" e segna una piccola svolta a livello di suoni per Levante, che al cantautorato pop preferisce - almeno per questa occasione - il dream pop di scuola M83 o MGMT, riproposto negli ultimi anni in Italia - ma mischiato a certe produzioni nostrane degli Anni '80, dagli Stadio a Venditti - da Tommaso Paradiso, che peraltro alla colonna sonora di "Baby" ha contribuito non poco (la scena della prima stagione in cui Benedetta Poraroli, tra le protagoniste, canta "Da sola in the night" è uno dei momenti clou dell'intera serie, la cui seconda stagione l'anno scorso si concludeva sulle note di "Non avere paura", esordio solista del cantautore romano dopo l'ancora freschissimo divorzio dai Thegiornalisti).
"Vertigine è il salto nel vuoto dell’incoscienza adolescenziale. L’assenza di paura nonostante il dolore delle prime ferite. Sapere di aver perso un pezzo ed essere pronti a perderne altri ancora", dice Levante a proposito della canzone, frutto della collaborazione con il duo di producer degli Altarboy, formato da Attilio Tucci e Sergio Picciaredda, già coinvolti nella realizzazione delle musiche della serie e qui citati come produttori insieme a Antonio Filippelli (che da anni affianca la cantautrice in studio - c'è il suo zampino dietro successi di Levante come "Non me ne frega niente", "Pezzo di me" o la più recente "Tikibombom", presentata in gara al Festival di Sanremo 2020) e a Daniel Bestonzo.
Nelle atmosfere strizza l'occhio, come Paradiso, a certi cult italiani, Nada e la sua "Amore disperato" su tutti, e nelle melodie sembra recuperare la leggerezza dei suoi primi pezzi, da "Alfonso" (la hit che la lanciò, con quel ritornello - "che vita di merda!" - diventato un tormentone) a "Memo" e "Sbadiglio", prima della svolta più elegante e raffinata di "Abbi cura di te": "E io rimango qui, io rimango qui / che ho ancora il cuore in mano / prendetene e mangiatene tutti / sì dai tutti esageriamo", canta nel ritornello, che sembra essere stato scritto proprio pensando alle piccole donne già diventate adulte protagoniste della serie e ai loro drammi. Il brano arriva dopo "Sirene", ma non sembra esserci un nuovo album all'orizzonte.