Giovani e discoteche, Rocco Tanica sarcastico: 'Quando parte un brano reggaeton...'
Con il sarcasmo che da sempre lo contraddistingue anche Rocco Tanica interviene sul tema popolare della chiusura delle discoteche in seguito all'aumento dei contagi da Covid-19 (con un'età media più bassa) e dopo le foto e i video sui social che hanno immortalato assembramenti nei locali in occasione di dj set (tra i casi più discussi, quello di un locale in Sardegna dove sono stati tracciati diversi positivi).
Se diversi artisti - come Motta - hanno pubblicato sui social post durissimi nei confronti degli artisti che hanno tenuto serate nelle discoteche e degli organizzatori degli stessi eventi, il tastierista noto ai più per la sua militanza negli Elio e le Storie Tese ha preferito pubblicare un sarcastico tweet con il quale si è fatto beffe del costume dei giovanissimi: "Lo stop alle discoteche mi spiace per chi ci lavora, ma anche per noi giovani che dobbiamo rinunziare - quando parte un brano reggaeton - a lasciare la bevanda sul tavolino e a dire 'No, vabbè, questa la devo troppo ballare', tuffando i capelli all'indietro".
Lo stop alle discoteche mi spiace per chi ci lavora, ma anche per noi giovani che dobbiamo rinunziare - quando parte un brano reggaeton - a lasciare la bevanda sul tavolino e a dire "No, vabbè, questa la devo troppo ballare", tuffando i capelli all'indietro pic.twitter.com/LYeClOOqWF
— Rocco Tanica (@rocco_tanica) August 17, 2020
Sull'argomento si sono espressi anche i titolari della OTR, l'agenzia romana - attiva dal 1995 - che organizza i concerti di artisti come Max Gazzé, Daniele Silvestri e Diodato, tornati sui palchi dopo lo stop forzato rispettando le misure anti-Covid e non senza difficoltà. Lo hanno fatto con un post pubblicato su Facebook per ringraziare il pubblico che ha assistito agli eventi organizzati quest'estate osservando le norme per prevenire il contagio e limitare il rischio di diffusione del virus: "Siamo abituati a gestire i flussi di pubblico, fa parte del nostro lavoro, sappiamo come farlo. La sicurezza è uno dei tanti standard che ci vengono richiesti, non solo in tempi di pandemia. Voi in questo - al contrario di quello che è successo nelle discoteche - ci avete aiutati, andando incontro a una serie di accortezze che però hanno consentito a tutti di riconquistare qualche spazio di normalità dopo i difficili mesi che abbiamo vissuto".