Discoteche, interviene l'organizzatore dei concerti di Gazzé, Silvestri e Diodato
Nella polemica sulle discoteche, che il governo ha deciso di chiudere in seguito all'aumento dei contagi degli scorsi giorni (con un'età media più bassa) e dopo le foto e i video che sui social hanno mostrato assembramenti all'interno di alcuni locali in occasione di dj set di protagonisti del pop italiano come Fred De Palma ed Elettra Lamborghini, interviene ora OTR, agenzia - attiva dal 1995 - che organizza i concerti di artisti come Max Gazzé, Daniele Silvestri e Diodato, tornati sui palchi dopo lo stop forzato rispettando le norme anti-Covid (dalla distanza di almeno un metro tra gli spettatori all'obbligo di indossare la mascherina dall'ingresso e fino al raggiungimento del posto preassegnato e ogni volta che ci si allontana dallo stesso).
Lo scorso maggio, mentre i principali promoter italiani annunciavano il rinvio al 2021 dei grandi appuntamenti dei rispettivi artisti, da Vasco Rossi a Ligabue, passando per Ultimo, Cesare Cremonini e Tiziano Ferro, il fondatore dell'agenzia romana Francesco Barbaro - tra i suoi clienti anche Carmen Consoli, Carl Brave e Levante - decise di fare la parte del salmone e andare controcorrente: "La musica non si può e non si deve fermare. Capiamo le ragioni delle multinazionali, ma la nostra funzione di indipendenti è quella di trovare altri modi per andare avanti e abbiamo l'obbligo morale di farlo, non solo per gli artisti, ma anche per i musicisti, i tecnici, i direttori di produzione, i fonici e tutte le famiglie che ci sono dietro queste importantissime figure professionali della musica", dichiarò.
In effetti l'agenzia non è rimasta con le mani in mano: quest'estate ha riportato sui palchi quasi tutti i suoi artisti, dagli stessi Gazzé (che a inizio luglio a Roma è stato il primo a tornare in concerto con una vera produzione e la band al completo), Silvestri e Diodato a Irene Grandi, Alex Britti, Colapesce e Dimartino. Concerti tutti organizzati nel rispetto delle misure anti-Covid, non senza difficoltà: le norme per prevenire il contagio e limitare il rischio di diffusione del virus hanno infatti spinto gli organizzatori a fare i conti con una riduzione delle capienze delle location e dunque a mettere in vendita meno biglietti.
"Siamo nel pieno di un'estate diversa, di certo impegnativa, un'estate che abbiamo dovuto immaginare in un momento in cui quasi nessuno pensava fosse possibile. E invece ci siamo fatti trovare pronti a ripartire, non solo per garantire il diritto al lavoro di tantissime maestranze, ma anche per tornare a offrire momenti di socialità e di gioia, emozioni che insieme a voi abbiamo condiviso in sicurezza, rispettando le regole che ci erano state date. Non siamo stati gli unici e siamo felici di vedere che il mondo della musica sia riuscito a non fermarsi del tutto, a trovare soluzioni lì dove pochi mesi fa si intravedevano solo enormi e gravi problemi. Questa è senza dubbio la nostra forza", sottolineano da OTR sui social. E facendo esplicitamente riferimento a quanto accaduto nelle discoteche, aggiungono: "Siamo abituati a gestire i flussi di pubblico, fa parte del nostro lavoro, sappiamo come farlo. La sicurezza è uno dei tanti standard che ci vengono richiesti, non solo in tempi di pandemia. Voi in questo - al contrario di quello che è successo nelle discoteche - ci avete aiutati, andando incontro a una serie di accortezze che però hanno consentito a tutti di riconquistare qualche spazio di normalità dopo i difficili mesi che abbiamo vissuto. I volti felici ed emozionati degli artisti sul palco, la gioia nei vostri occhi, il fatto che le distanze e le regole non abbiano intaccato la carica emotiva della partecipazione. Tutto questo è un capitale emotivo che ci ricorda che non siamo solo numeri, siamo una comunità che in questo momento difficile si è dimostrata solida, competente, attenta. Di questo vi ringraziamo".