Bad Bunny al Rock in Roma: il racconto del concerto

Bandiere portoricane, cerchietti con le orecchie da coniglio, gruppi di ragazzi americani, inglesi o spagnoli in vacanza a Roma che non si sono lasciati sfuggire l'evento: forse ancora poco conosciuto in Italia, Bad Bunny è d'altronde una delle star del pop latino, il genere che va per la maggiore oggi nelle classifiche internazionali. E il concerto al Rock in Roma (qui la fotogallery) è un modo per accorgersi del seguito che ha. Soprattutto tra i giovanissimi: 5.000 quelli radunati all'Ippodromo Capannelle, molti di più rispetto al numero di biglietti staccati da alcuni degli artisti italiani nel cartellone del festival.
A Roma il cantante portoricano porta la sua storia: fino a pochi anni fa lavorava come cassiere in un supermercato, oggi è una delle star dell'hip hop internazionale. Con le sue hit ricostruisce l'ascesa che da Vega Baja, la città portoricana dove è nato, nel giro di un paio di anni lo ha portato in cima alle classifiche di mezzo mondo: da "Diles" a "Mia" (il duetto con Drake), passando per "Soy peor", "Chambea", "Amorfoda", "Estamos bien" e "I like it" (con Cardi B e J Balvin).



SCALETTA:
"Ni Bien Ni Mal"
"200 MPH"
"¿Quién Tú Eres?"
"Estamos bien"
"Diles"
"Soy peor"
"Si tú novio te deja sola"
"Sensualidad"
"Caro"
"Tenemos que hablar"
"Otra noche en Miami"
"Vuelve"
"Amorfoda"
"Si estuviésemos juntos"
"Solo de mi"
"Te bote (Remix)"
"Dura (Remix)"
"Soltera (Remix)"
"Mia"
"I like it"
"La romana"
"Como antes"
"La canción"
"Chambea"
"Callaita"