Mimmo Locasciulli, il grande sottovalutato: dieci canzoni per rendergli onore (2 / 7)
“Confusi in un playback” (“Confusi in un playback”, 1985)
Intanto gli anni 80 sono a metà del guado, la musica leggera diventa sempre più territorio di caccia della famosa/famigerata Baby Records e dei suoi epigoni che con un sintetizzatore, un sequencer, una batteria elettronica e poco più fanno bingo e fuggono via con il malloppo. In TV l’immagine patinata pianta la sua bandiera nera sul nostro cranio di sfortunati adolescenti dell’epoca e il playback fa autentici miracoli, trasformando in idoli delle masse dei fake singers come i Milli Vanilli, o, per restare a casa nostra, Den Harrow. Uscito prima su 45 giri, poi come inedito di un omonimo live, “Confusi in un playback”, scritto e cantato dalla strana coppia Locasciulli-Ruggeri, è il geniale innalzamento del playback ad allegoria esistenziale e sociale di un’epoca che sta allegramente annegando in superficie.