
Non si è fatta attendere la risposta di Jesse Hughes al gestore del Bataclan, Jules Frutos che aveva dichiarato di avere cacciato gli Eagles of Death Metal dal concerto di riapertura dellocale. "Sono venuti, e li ho buttati fuori. Ci sono cose che non si possono perdonare", aveva detto, riferendosi alle varie accuse del cantante della band americana alla sicurezza del locale in occasione della strage.
Secondo quanto riportava ieri notte, l'agenzia AFP, due membri degli Eagles of Death Metal, tra cui il frontman Jesse Hughes, si erano presentati concerto al Bataclan tenuto da Sting, nello stesso luogo dove un anno prima aveva avuto luogo la strage che aveva causato la morte di 90 spettatori che assistevano ad un loro concerto.
Ecco le parole del cantante della band, raccolte da Billboard:
Questa giornata non riguarda Jesse Hughes o gli Eagles of Death Metal. Jesse è a parigi Paris per ricordare le vittime di un anno fa, con gli amici, la sua famiglia e i fan. Quest'occasione riguarda la tragica perdita di vite che è avvenuta di fronte ai suoi occhi, durante il suo concerto. E questo codardo Jules Frutos sente il bisogno di rovinare la riapertura del suo club diffondendo storie false alla stampa, e distruggendo una magnifica opportunità di pace e amore, per ulteriormente diffondere parole inutilmente cattive. Jesse non ha mai neanche cercato di entrare al club per il concerto di Sting.