
Polistrumentista, compositore, arrangiatore, ingegnoso costruttore dei suoi stessi strumenti: questo è Andrea Faccioli, musicista già al fianco di Vasco Brondi e Le Luci della Centrale Elettrica, Julie’s Haircut, Stefano “Cisco” Bellotti e Damo Suzuki, ed è ciò che in grado di concentrare nel progetto Cabeki, oggi all’alba del terzo lavoro in studio. Sono passati quattro anni dall’uscita di “Una Macchina Celibe” (Tannen Records), durante i quali, oltre alla stesura del nuovo album, ci sono stati tour e concerti sui palchi di tutta Italia. Con “Non ce la farai, sono feroci come bestie selvagge”, disco in uscita il 7 ottobre 2016 per l’etichetta Brutture Moderne, ci troviamo nuovamente davanti ad un album di pregevole fattura, completamente strumentale, che parla attraverso la combinazione dei diversi registri stilistici presenti. Il disco, registrato, mixato, arrangiato e prodotto da Cabeki stesso, è stato masterizzato da Lorenzo Caperchi presso il Red Carpet di Brescia.
“Non ce la farai, sono feroci come bestie selvagge” è uno di quei dischi che rientrano nella categoria album fatti apposta per me. Come tutti, anch’io ho generi preferiti e tra questi metto sicuramente il post rock, il folk, la musica sperimentale di qualsiasi tipo, i neoclassici, il post hardcore, l’hardcore, l’indie rock americano… Un disco come “Non ce la farai, sono feroci come bestie selvagge”, strumentale, post rock, blues, jazz, folk, elettronico e sperimentale, non può quindi che farmi contento...