Aerosmith, Steven Tyler contro Donald Trump per l'uso di 'Dream on' nei comizi - VIDEO

Steven Tyler, il frontman del gruppo di "I don't want to miss a thing", ha chiesto a Donald Trump di smettere di utilizzare "Dream on", una delle canzoni portate al successo dagli Aerosmith, nella sua campagna elettorale; gli avvocati del musicista hanno inviato una lettera a Trump nella quale sono contenute le motivazioni della decisione di Tyler: a detta del frontman degli Aerosmith, l'uso della canzone da parte dell'imprenditore e politico statunitense potrebbe suonare come una sorta di endorsement della band al suo programma politico. Per Steven Tyler, sostenitore dei repubblicani, non si tratterebbe tuttavia di un problema "personale", ma di una questione di copyright.
Qui sotto vi proponiamo qualche secondo di un comizio di Donald Trump nel quale l'imprenditore simula di suonare la batteria mentre in sottofondo viene fatta ascoltare la canzone degli Aerosmith:
Non è la prima volta che Donald Trump si ritrova a doversi confrontare con musicisti infastiditi dall'uso delle loro canzoni nelle campagne elettorali dell'imprenditore; qualche mese fa Trump fu invitato da Neil Young a smettere di utilizzare la sua "Rockin' in the free World" nei comizi: Young, che è un liberale dichiarato, ha pure manifestato il suo sostegno per il candidato dei democratici, Bernie Sanders. All'inizio di settembre, invece, erano stati i REM a protestare per l'uso della loro "It's the end of the Wrodl as we know it (And I Feel fine)": "Non usate la mia musica o la mia voce per le vostre idiote campagne elettorali", aveva detto Michael Stipe, rivolgendosi ai politici in generale.