Il già frontman dei Blur e Gorillaz Damon Albarn è stato protagonista di una serata speciale lo scorso sabato sera, a Londra: sul palco della Royal Albert Hall per promuovere il suo debutto da solista sulla lunga distanza, "Everyday robots", il cantante e compositore britannico ha ospitato sul palco illustri colleghi e vecchie conoscenze che gli hanno permesso di spaziare a 360 gradi nei meandri del suo repertorio.
I momenti salienti sono stati tutti durante i bis: dopo una scaletta da 18 brani, che - oltre agli episodi della sua fatica più recente - hanno incluso anche quelli di altri suoi progetti collaterali come Gorillaz, The Good, the Bad and the Queen e Mali Music, sotto i riflettori è apparso Graham Coxon, chitarrista dei Blur, con il quale Albarn ha rinverdito i fasti di quello che fu uno dei (due) gruppi di punta del brit rock anni Novanta infilando una tripletta di brani composti da "End of a century", "The man who left himself" e "Tender".
Dopo il suo storico sodale, è stata la volta dei De La Soul , alfieri old school ai quali è stata affidata "Feel good INC", brano dei Gorillaz che già vide la partecipazione del trio hip hop newyorchese nella versione su disco - apparsa in "Demon days" del 2005.
Per il gran finale, avvenuto sulle note di "Heavy seas of love" (da "Everyday robots"), sulla platea si è presentato nientemeno che Brian Eno , che insieme al Leytonstone City Mission Choir - presente, come il leggendario produttore e polistrumentista, nella versione da studio del brano - ha accompagnato Albarn fino alla definitiva calata del sipario.