
Compiuti i 75 anni il 10 luglio scorso, la leonessa del soul Mavis Staples celebrerà l'anniversario in pubblico il 19 novembre con un concerto all'Auditorium Theatre di Chicago, la sua città natale. Alle celebrazioni - sotto la direzione musicale di Don Was, specialista in questo tipo di eventi - parteciperanno colleghi come Gregg Allman, Ryan Bingham, Eric Church, Patty Griffin, Glen Hansard, Taj Mahal, Michael McDonald, Buddy Miller, Aaron Neville, Grace Potter, Mary Stuart e Widespread Panic, mentre un comunicato stampa avverte che altri interpreti e ospiti a sorpresa verranno annunciati nelle prossime settimane.
Sarebbe lecito aspettarsi una comparsata di Jeff Tweedy, leader dei Wilco e concittadino della Staples che ha prodotto nel suo studio di registrazione gli ultimi due album della cantante afroamericana, "You're not alone" (2010) e "One true vine" (2013), anche perché i suoi impegni live con i Tweedy (il duo che lo vede collaborare con il figlio Spencer, protagonista con lui dell'album "Sukierae") terminano quattro giorni prima.
Cresciuta nell'ambito di una famiglia musicale, con gli Staple Singers fondati dal padre Pops Mavis ha scritto pagine fondamentali della storia del gospel e del soul sudista della Stax di Memphis, testimoniando con la sua voce il risveglio della coscienza afroamericana legato al movimento per i diritti civili e agli insegnamenti di Martin Luther King. Ha avuto spesso a che fare con il mondo rock (memorabile la partecipazione degli Staples Singer al "The last waltz" della Band), ha lavorato con Prince e con Ry Cooder e negli ultimi anni è stata riscoperta e riportata in auge da musicisti molto più giovani di lei: solo l'estate scorsa, ad esempio, è salita sul palco a Chicago con gli Arcade Fire.