'Drum'n'bass in your face': parola di Almamegretta, visti in concerto a Milano
The Almamegretta sound system è arrivato a Milano, per buttare in faccia al suo pubblico il drum'n'bass europeo che impazza nella metropoli europea per eccellenza, Londra. E' da lì che trae linfa il mondo sonoro che adesso gli Alma utilizzano e plasmano intorno al loro soffio mediterraneo. Ipnosi dub, ritmo africano ("songo o'figlio 'e Lumumba", "siete tutti figli d'Annibale, siete tutti bastardi, come noi", dice Raiss aizzando il pubblico), il palco che si arricchisce di una presenza come quella della cantante nera Julie Higgins, che va ad affiancare l'imperatore, Reeno, O Raiss (ormai ha rinunciato a togliersi il soprannome e lo sfoggia sul retro della maglietta n.10 del Brasile che mette nel finale del concerto). Gli Alma si presentano in formato sound ystem, con due torrette laterali su cui alloggiano Paolo e D.RaD, mentre in fondo si colloca la batteria di Gennaro T.. Lui, o Raiss, si muove di continuo sul palco saltellando e improvvisando passi di danza nel migliore stile 'love parade'. Con la musica non si scherza e, al contrario di quanto ci si sarebbe aspettati dopo la sbornia dub di "Sanacore", le canzoni di "Lingo" volano via elettriche e nervose, con ritmi compulsi che trascinano in nuove esecuzioni anche i classici dei precedenti due album, come "O sciore cchiù felice" e "Nun te scurda'". Il concerto parte con "Ninas", strumentale che cede il passo a "Gramigna". "Lassateme sta' ma che vulite 'a me...", è un tifo da stadio che accoglie la prima frase di Raiss, e l'entusiasmo permane fino alla fine del concerto. Tra i momenti più emozionanti sicuramente la ripresa di "Sanghe e anema", non annunciata in scaletta, una irriconoscibile (o quasi) "Figli di Annibale" e la doppia versione di "Nun te scurda'", oltre alla splendida "47". Il Rolling Stone di Milano, esaurito, ha mostrato di gradire, e molto, anche se non si è sentita l'esigenza di una capienza maggiore. Segno che in Italia per questa musica le cifre di affluenza sono ancora basse. Dove gli alma dovranno cercare gloria e numeri diversi sarà l'estero. E d'altra parte con il suono sentito ieri sera, un forntman che no teme confronti, una compattezza invidiabile nell'approccio, sarebbe un peccato non portare battaglia là dove questa musica è nata. Gli Almamegretta non hanno veramente niente da invidiare a nessuno. Ecco, di seguito, la scaletta del concerto:
Ninas
Gramigna
Black Athena
47
En sof
Nun te scurda'
Sanghe e anema
O sciore cchiù felice
Sanacore
Rootz
Respiro
Fatmah
Suonno
Figli di Annibale
Dub
Terra
Nun te scurda'