09/12/2002
'SOS, Mandela', le star rispondono

Inizia a prendere forma il cast di stelle che il prossimo 2 di febbraio 2003 animerà il grande concerto “S.O.S. Mandela”, rispondendo così all’invito che l’ex presidente del Sud Africa Nelson Mandela, organizzatore dell’evento, ha rivolto al mondo della musica e dello spettacolo (vedi News).
Fra i nomi degli artisti che per primi hanno aderito alla manifestazione, figurano quelli del frontman degli U2 Bono, del cantante giamaicano Shaggy e della cantante americana Macy Gray; ancora in attesa di conferma, le esibizioni di Michael Jackson, di Sting (vedi News), di Bruce Springsteen, di Bob Dylan, di Elton John e di Janet Jackson.
Il concerto ha il fine di raccogliere fondi da utilizzare nella lotta contro l’epidemia del virus H.I.V. in Africa e si terrà su Robben Island, l’isola (ex carcere) nei pressi di Cape Town, dove l’ex presidente del Sud Africa trascorse gli anni della sua prigionia, politica durante il regime di Apartheid.
Una fitta rete di televisioni e di radio, intanto, da tutte le parti del mondo, si sta organizzando per assicurare una copertura mediatica globale all’avvenimento.
“La diffusione endemica del virus dell’HIV”, ha dichiarato Mandela nel corso della conferenza stampa che si è tenuta lo scorso venerdì 6 dicembre, “non è più un problema che riguarda solo l’Africa o il Sud America: ormai è una questione che coinvolge tutto il mondo. Ed è una questione di diritti umani, prima che di salute”.
Fra i nomi degli artisti che per primi hanno aderito alla manifestazione, figurano quelli del frontman degli U2 Bono, del cantante giamaicano Shaggy e della cantante americana Macy Gray; ancora in attesa di conferma, le esibizioni di Michael Jackson, di Sting (vedi News), di Bruce Springsteen, di Bob Dylan, di Elton John e di Janet Jackson.
Il concerto ha il fine di raccogliere fondi da utilizzare nella lotta contro l’epidemia del virus H.I.V. in Africa e si terrà su Robben Island, l’isola (ex carcere) nei pressi di Cape Town, dove l’ex presidente del Sud Africa trascorse gli anni della sua prigionia, politica durante il regime di Apartheid.
Una fitta rete di televisioni e di radio, intanto, da tutte le parti del mondo, si sta organizzando per assicurare una copertura mediatica globale all’avvenimento.
“La diffusione endemica del virus dell’HIV”, ha dichiarato Mandela nel corso della conferenza stampa che si è tenuta lo scorso venerdì 6 dicembre, “non è più un problema che riguarda solo l’Africa o il Sud America: ormai è una questione che coinvolge tutto il mondo. Ed è una questione di diritti umani, prima che di salute”.
Segui Rockol su Instagram per non perderti le notizie più importanti!
La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale