Laura Pausini, 2mila euro alla famiglia di Armellini: per l'INAIL fu infortunio
Ammonta a 1.936,80 euro l'assegno versato dall'Inail alla famiglia di Matteo Armellini, il tecnico parte dello staff di Laura Pausini morto lo scorso 5 maggio durante l'allestimento del palco per lo show che la popstar romagnola avrebbe dovuto tenere al PalaCalafiore di Reggio Calabria: lo ha reso noto - nel corso di un'intervista a TGCom24 - la madre dello sfortunato rigger, Paola.
La cantante, raggiunta dalla notizia durante le prove per un concerto a Napoli con Pino Daniele, ha preferito non commentare: il suo staff parla di una Pausini turbata, ma determinata ad osservare un rigoroso silenzio stampa.
"Quei soldi non sono un risarcimento ma un anticipo dell'assegno funerario", ha spiegato al Corriere della Sera il direttore generale dell'Inail, Giuseppe Lucibello, che ha però precisato come "la retribuzione molto bassa del ragazzo non consente di immaginare risarcimenti consistenti. Con le attuali leggi, l'Inail risarcisce quello che può".
Il punto, però, sembra essere un altro: nel verbale consegnato alla famiglia di Armellini si parla di "risarcimento per infortunio e malattia professionale". "È un problema di dignità", ha dichiarato la madre: "Matteo non aveva ancora cominciato a lavorare, gli è caduta in testa tutta la struttura. Non ci sto che la morte di mio figlio venga liquidata così".
In effetti non si hanno più avuto notizie relativamente alle indagini per appurare le responsabilità dell'incidente: nei giorni immediatamente successivi alla tragedia emerse che la struttura, immediatamente posta sotto sequestro dalle autorità in seguito all'incidente, sarebbe risultata solo parzialmente agibile per manifestazioni sportive e musicali. Agli eventi ospitati negli ultimi mesi dal palazzetto (compreso quello che avrebbe avuto per protagonista la Pausini) sarebbe stato concesso il semaforo verde con l'autorizzazione del sindaco, che avrebbe agito in deroga.