
"Bruce Springsteen non è mai stato così esplicitamente politico come in 'Wrecking ball'", assicura Jon Landau, storico manager del Boss. Lo abbiamo incontrato a Parigi, a margine di una presentazione del nuovo album di Springsteen in uscita il prossimo 6 marzo.
Landau, noto ai più per la iconica definizione (allora nelle vesti di critico musicale) "ho visto il futuro del rock and roll e il suo nome è Bruce Springsteen", ha voluto esprimere la sua opinione artistica e ha condiviso qualche anticipazione sul tour: "In questo disco Bruce ha voluto assicurarsi che la gente capisse chiaramente il suo punto di vista sulla situazione americana attuale. E' molto specifico ed è molto focalizzato sul contesto che conosce bene, non si sarebbe mai espresso in certi termini se avesse conosciuto altre situazioni in modo vago. Le prove dal vivo sono assolutamente fantastiche, la band suona benissimo. Penso che ‘Wrecking ball’ occuperà molto spazio nei concerti del prossimo tour, e poi Bruce pescherà dal suo archivio. Le 'Seeger sessions'? Mmhh... Ci vedrei bene un paio di pezzi, musicalmente c'è una forte connessione, potrebbero quasi fare da ponte tra il nuovo album e il catalogo. ‘Wrecking ball’ è per me una sorta di 'Seeger sessions' con pezzi di Bruce. Originali, ma con quel genere di folk".
Domani, a partire dalle 14, uno speciale di Rockol su Bruce Springsteen e "Wrecking ball".