
Impossibile vederlo in giro con una sigaretta in mano. A casa, invece, era un gran bel giro di un altro tipo di "sigarette". Paul McCartney, che non ha mai particolarmente sbandierato - a differenza di certi rapper - l'uso della cannabis, ha detto d'aver smesso di rollare. "Rolling Stone" riporta che Macca ha lasciato perdere "per senso di responsabilità" nei confronti della sua figlia più giovane, Beatrice, anche se non si comprende bene come mai non gli sia venuta in mente la stessa idea con i quattro figli precedenti. "Ho fumato un bel po'. Ma quando ti prendi cura di una bambina, allora, a un certo punto, arriva anche un certo senso di responsabilità. Credo d'aver fumato a sufficienza", ha detto. Fu Bob Dylan a far conoscere la marijuana a Paul, a metà anni Sessanta, dopo che il profeta di Duluth aveva saputo che l'allora Beatle non l'aveva mai provata. Da allora l'uso di "maria" da parte di Paul sarebbe stato costante se non addirittura elevato. Heather Mills, la madre di Bea, durante il procedimento legale per il divorzio dall'artista affermò che Paul "fumava" molto spesso. McCartney è sempre stato attentissimo a non incappare nei rigori della legge; solamente nel 1972 e mel 1980 aveva avuto problemi con la polizia. Nell'attuale classifica britannica "Kisses on the bottom", il suo nuovo album,
disco del quale si fa un gran parlare da più di due mesi, ha debuttato sulla terza tacca. Risultato buono o cattivo? Risultato in media. "Kisses" vende 23.000 copie, che non è certo un risultato mirabolante, ma nel 2007 il suo "Memory almost full" ne aveva vendute 21.000 mentre "Flaming pie" era entrato sulla seconda piazza.