Nel 2007, tornato sulle scene in anticipo rispetto alle sue previsioni, Garth Brooks annunciò una data secca a Kansas City. La fame di suoi concerti si rivelò così alta che a furor di popolo il musicista country fu costretto ad aggiungerne altre otto. Bruciata in 2 ore la sua intera permanenza allo Sprint Center: 160.000 biglietti per la data inizialmente annunciata e per tutte quelle addizionali. Il promoter Ben Farrell riferì che, se Brooks avesse deciso di aggiungere un altro paio di esibizioni, si sarebbe potuta agevolmente superare quota duecentomila biglietti. Garth insomma sembra uno di quelli che, qualsiasi cosa faccia, gli arrivano soldi. Ed è stato così anche nel caso di oggi: al 49enne dell'Oklahoma, che nei soli USA ha venduto ben 68 milioni di copie di suoi album, è stato assegnato 1 milione di dollari da parte di un tribunale. Un giudice della corte di Oklahoma City ha infatti ordinato ad una azienda ospedaliera, la Integris Health, di restituire a Brooks la sua donazione da 500.000 dollari più altri 500.000 dollari per danni. L'artista aveva denunciato l'azienda quando, dopo aver ad essa spedito un assegno da mezzo milione, la Integris si era rifiutata di dare ad un edificio sanitario il nome di Colleen, la defunta madre del cantante, come invece indicato da Garth.
L'artista abita con la moglie Trisha Yearwood, anch'essa artista country, in un ranch nei pressi di Tulsa.