Dopo l'aut aut imposto ieri da Adriano Celentano al direttore artistico del Festival di Sanremo, Gianmarco Mazzi, sembrano non volersi spegnere le polemiche che circondano la possibile apparizione del Molleggiato sulle assi del teatro Ariston. Lo stesso Mazzi, in una missiva rivolta al cantante in risposta alla lettera aperta di ieri dove gli si chiedeva la verità sulle pressioni dei vertici RAI, ha ammesso di aver ricevuto dal dg di viale Mazzini Lorenza Lei l'indicazione di escludere l'artista dal cast della manifestazione: "Caro Adriano, mi sono molto impegnato in questi mesi per la tua partecipazione. A questo punto capisco che mi devo impegnare per difendere qualità e quantità del mio lavoro e mi rivolgo alla Rai", ha scritto Mazzi, "Non esprimo giudizi anche se mi piacerebbe tanto sapere quali uffici, e quali ufficiali, dovrebbero concordare i contenuti dell’intervento di Celentano. Non mi fido, preferisco che Celentano dica quello che vuole, anche perché in diretta puo’ farlo liberamente, e a me (come a chiunque altro) sia data la possibilità di rispondergli se non sarò d’accordo. Il che è anche probabile. Riaverti rappresenta per la Rai e per me un successo artistico, professionale e commerciale. Se penso agli appelli fatti, tra gli altri, da un grande come Fiorello per avere Adriano nella sua trasmissione e al giusto sostegno dato dalla Rai, dico che da parte dell’azienda mi sarei aspettato più entusiasmo. Fino a un certo punto la trattativa sembrava avviarsi verso un esito positivo, con gli accordi sul compenso chiusi in linea con il mercato attuale, addirittura al di sotto di compensi erogati negli anni scorsi per un evento importante come Sanremo (in ottemperanza alla corretta politica di contenimento dei costi imposta dalla crisi e voluta dal dg Lei) e Celentano ha potuto iniziare a lavorare". Poi, improvvisamente, a detta di Mazzi, il dietrofront del dg, che - per mezzo del direttore di RaiUno Mauro Mazza, "comunica per iscritto che la Rai ha bloccato la programmazione dei promo su Celentano, decisione platealmente ostile e autolesionista, in una fase di trattativa ormai avanzata. Poi mi comunica, sempre per iscritto e in modo inequivocabile, 'la Lei dice Celentano è fuori', fatto confermatomi telefonicamente dall’avvocato Fiorespino che riferisce dell’invito della direzione generale a cercare 'un’alternativa a Celentano'". Pronta arriva la replica dell'emittente di stato, che cerca di smorzare le polemiche bollando come gossip lo scambio di accuse delle ultime ore: "La Rai è in attesa di ricevere la bozza di contratto definitiva relativa alla partecipazione di Adriano Celentano al Festival di Sanremo", recita il comunicato di viale Mazzini, "La RAI era e resta fortemente interessata a Celentano. Nessuna attenzione, invece, l'azienda intende prestare ai pettegolezzi che sembrano inspiegabilmente prevalere in queste ultime ore". L'acqua gettata sul fuoco non sembra essere però sufficiente a spegnere l'incendio, almeno stando a quanto comunicato da Claudia Mori a Repubblica: "Ad oggi mi sembra difficile che Adriano possa possa andare a Sanremo, ma deciderà lui", ha riferito la moglie dell'artista, "Sabato Mazzi era da noi, aspettavamo Gianni Morandi per le prove. E ha cominciato a ricevere gli sms del direttore di RaiUno Mazza. E' per questo che Adriano ha tirato fuori il caso, perché ha capito che la Rai giocava un'altra partita. Volevano farlo fuori. Nella bozza del contratto del 19 gennaio c'era una clausola sui testi controllati. L'avvocato della Rai mi dice: 'L'ho sfumata un pochino'. Gli rispondo che non si può sfumare, è essenziale. Rimando le modifiche: niente interruzioni e libertà editoriale. Adriano conosce le leggi e le rispetta, cosa temono? Il giorno dopo ricevo una durissima lettera dallo stesso legale, scrive che abbiamo stravolto gli accordi: non è vero".