Aspettando di iniziare il mixaggio del nuovo "Supercharger" con il produttore Colin Richardson, il frontman dei Machine Head Rob Flynn ha rivelato alcuni dettagli del lavoro in una chiaccherata con il sito Blabbermouth.net.
Parlando della direzione musicale di "Supercharger" Rob ha dichiarato: "Stavolta abbiamo voluto realizzare un disco feroce e pesante, ignorando il fatto di dover comporre anche un solo singolo per le radio. La prima cosa a cui abbiamo pensato è innanzi tutto essere noi stessi e fare quello che ci riusciva meglio, senza preoccuparci di alcunché. Se non trasmetteranno nessuna canzone di 'Supercharger' in radio, beh, pazienza! Sai, inizialmente qualcuno mi aveva fatto notare che c'erano delle canzoni adatte per le radio, ma quando me ne sono accorto ho fatto in modo di renderle talmente pesanti e dure da farle diventare inutilizzabili. Per quanto riguarda il sound penso che in questo disco ci sia un certo feeling con il punk, ma è accaduto tutto per caso e spontaneamente, quasi come accadde nel primo nostro album 'Burn my eyes'”.
Sulle ragioni che hanno spinto i Machine Head a scegliere il giovane Johnny K come produttore del nuovo album, Rob non ha dubbi: "Quando gli abbiamo parlato, abbiamo notato subito la sua irruenza. Non era certo uno di quei grossi produttori con un curriculum chilometrico alle spalle. Sono state la sua rabbia e la sua energia a convincerci. Sicuramente ci ha fatto credere più di quello che in realtà sapeva fare, ma una volta in studio ci siamo accorti della sua innata bravura".
Le registrazioni in studio si sono svolte in maniera molto particolare: “Abbiamo registrato tutti i pezzi in presa diretta, come se fossimo dal vivo e facendo in modo di suonare le canzoni solo due o tre volte. Se sforavamo, passavamo oltre. Non volevamo diventare pazzi provando e riprovando i brani. Volevamo mantenere energia ed eccitazione intatta durante la registrazione".
Il mixaggio del disco con Richardson comincia il 12 giugno, mentre la pubblicazione è prevista per settembre su Roadrunner Records.
Parlando della direzione musicale di "Supercharger" Rob ha dichiarato: "Stavolta abbiamo voluto realizzare un disco feroce e pesante, ignorando il fatto di dover comporre anche un solo singolo per le radio. La prima cosa a cui abbiamo pensato è innanzi tutto essere noi stessi e fare quello che ci riusciva meglio, senza preoccuparci di alcunché. Se non trasmetteranno nessuna canzone di 'Supercharger' in radio, beh, pazienza! Sai, inizialmente qualcuno mi aveva fatto notare che c'erano delle canzoni adatte per le radio, ma quando me ne sono accorto ho fatto in modo di renderle talmente pesanti e dure da farle diventare inutilizzabili. Per quanto riguarda il sound penso che in questo disco ci sia un certo feeling con il punk, ma è accaduto tutto per caso e spontaneamente, quasi come accadde nel primo nostro album 'Burn my eyes'”.
Sulle ragioni che hanno spinto i Machine Head a scegliere il giovane Johnny K come produttore del nuovo album, Rob non ha dubbi: "Quando gli abbiamo parlato, abbiamo notato subito la sua irruenza. Non era certo uno di quei grossi produttori con un curriculum chilometrico alle spalle. Sono state la sua rabbia e la sua energia a convincerci. Sicuramente ci ha fatto credere più di quello che in realtà sapeva fare, ma una volta in studio ci siamo accorti della sua innata bravura".
Le registrazioni in studio si sono svolte in maniera molto particolare: “Abbiamo registrato tutti i pezzi in presa diretta, come se fossimo dal vivo e facendo in modo di suonare le canzoni solo due o tre volte. Se sforavamo, passavamo oltre. Non volevamo diventare pazzi provando e riprovando i brani. Volevamo mantenere energia ed eccitazione intatta durante la registrazione".
Il mixaggio del disco con Richardson comincia il 12 giugno, mentre la pubblicazione è prevista per settembre su Roadrunner Records.
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