Le esequie di Cesaria Evora, spentasi ieri per insufficienza cardiorespiratoria ed ipertensione presso un ospedale di São Vicente, si svolgeranno martedì. Nata il 27 agosto 1941 a Mindelo, Capo Verde, la cantante aveva debuttato professionalmente all'età di 47 anni, nel 1988, con l'album "La diva aux pieds nus". La popolarità arrivò due anni dopo con il secondo disco, "Distino di Belita", e soprattutto con il successivo "Mar azul". Il feretro rimarrà presso la casa di famiglia a Mindelo fino appunto a martedì, quando, dopo una sosta presso il locale municipio, sarà traslato al cimitero alle ore 16. Oggi bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici pubblici di Capo Verde, arcipelago composto da una decina di isole di origine vulcanica situato nell'oceano Atlantico a circa 500 chilometri dalle coste senegalesi. Il lutto nazionale è stato proclamato ieri, quando il presidente Jorge Carlos Fonseca ha tributato omaggio alla grande
artista definendola "un grande punto di riferimento culturale" capoverdiano. Nel 2005 aveva collaborato con Adriano Celentano, cantando, nell'album "C'è sempre un motivo", una versione di "Il ragazzo della via Gluck" intitolata "Quel casinha".La canzone è stata poi inclusa in "&", raccolta di duetti pubblicata nel 2010 che contiene collaborazioni con (fra gli altri) Bonnie Raitt, Caetano Veloso, Goran Bregovic, Marisa Monte.
Operata a Parigi dopo un attacco cardiaco, era in cura dal 2010 e aveva a fine settembre di quest'anno annunciato il suo definitivo ritiro dalle scene. "Sono infinitamente spiacente di dovermi fermare a causa della mia malattia", la "diva a piedi nudi" aveva riferito a Véronique Mortaigne di "Le Monde" subito dopo la decisione, "mi sarebbe piaciuto dare ancora soddisfazioni a quelli che mi hanno seguita per così tanto tempo".