E' nato, di fatto, il turismo spaziale. Non quello inventato dai russi e fruibile solamente da ricchissimi nababbi, ma quello messo in piedi negli USA dall'imprenditore britannico Richard Branson e che promette viaggi in orbita anche per chi è ricco ma non necessariamente ricchissimo. Sir Richard, fondatore dell'impero Virgin, ha inaugurato nel New Mexico lo Spaceport America, primo aeroporto spaziale dal quale, attraverso Virgin Galactic che fino a pochi mesi fa pareva una creatura fantascientifica, spedirà molto in alto i primi turisti spaziali. Alla cerimonia hanno tra gli altri partecipato lo "storico" astronauta Buzz Aldrin (secondo essere umano a mettere piede sulla Luna il 20 luglio 1969), e il governatore dello Stato, Susana Martinez. Bagnato con champagne l'edificio, progettato dall'archistar Norman Foster, Branson, vestito con una tuta nera, ha parlato ai circa 150 invitati. L'imprenditore ha illustrato un volo dimostrativo della navetta, WhiteKnightTwo, che porterà gli avventurosi astroturisti oltre l'atmosfera al costo di 200.000 dollari a testa.
Le prenotazioni sono già dozzine. Branson ha lasciato intendere che in futuro i prezzi potranno divenire più "popolari". Secondo la lista 2011 di Forbes, Branson è il quinto uomo più ricco della Gran Bretagna con un patrimonio stimato nell'ordine dei 3 miliardi di euro. Sir Richard iniziò a fare soldi con la sua prima uscita discografica, "Tubular bells" di Mike Oldfield .