
Seduto allo stesso tavolo con Bono degli U2 e il leader cristiano-conservatore Pat Robertson, il presidente degli USA Bill Clinton ha fatto appello al Congresso degli Stati Uniti perché approvi la riduzione del debito, per un ammontare di 435 milioni di dollari, con alcuni dei paesi più poveri del mondo. Clinton ha deciso di riunire rappresentati di posizioni politiche anche distanti per spingere il Congresso, a maggioranza repubblicana, a procedere a una riduzione del debito che pesa su 41 nazioni povere.
Per il momento, però, il Congresso non ha dato il suo appoggio all’iniziativa per l’ammontare richiesto dalla Casa Bianca. “Penso che questo sia il più strano gruppo di americani riuniti in questa stanza da quando Theodore Roosevelt l’ha inaugurata nel 1902,” ha detto Clinton ai convenuti nella stanza del Gabinetto della Casa Bianca. “Ciò è per dimostrarvi la serietà dell’impegno di leader civili e religiosi per convincere il Congresso ad approvare la riduzione di 435 milioni di dollari del debito che grava sui paesi più poveri”. Clinton ha poi aggiunto: “Non è frequente avere l’opportunità di fare qualcosa che gli economisti definiscono un imperativo finanziario e i leader religiosi un imperativo morale”.
Per il momento, però, il Congresso non ha dato il suo appoggio all’iniziativa per l’ammontare richiesto dalla Casa Bianca. “Penso che questo sia il più strano gruppo di americani riuniti in questa stanza da quando Theodore Roosevelt l’ha inaugurata nel 1902,” ha detto Clinton ai convenuti nella stanza del Gabinetto della Casa Bianca. “Ciò è per dimostrarvi la serietà dell’impegno di leader civili e religiosi per convincere il Congresso ad approvare la riduzione di 435 milioni di dollari del debito che grava sui paesi più poveri”. Clinton ha poi aggiunto: “Non è frequente avere l’opportunità di fare qualcosa che gli economisti definiscono un imperativo finanziario e i leader religiosi un imperativo morale”.
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