Credits: Gianni Sibilla
Alla vigilia della tre giorni di Imola, Piero Pelù - che proprio a Imola debutterà con il suo show dal vivo - confessa timori e aspettative per la sua esibizione di sabato. Headliner con Rage Against the Machine e Oasis (a tutt’oggi confermati), Pelù dichiara su "Repubblica", in un articolo di Andrea Silenzi: "Sinceramente non so che accoglienza aspettarmi. Per me era importante raggiungere certi obiettivi, come quello di iniziare a comporre da solo. Dal punto di vista commerciale il disco sta andando bene, credo che Imola sarà una bellissima esperienza. La cosa che mi preoccupa, in realtà, è il calo vertiginoso delle vendite discografiche. Leggendo i numeri, mi domando davvero cosa farò da grande". Sul discorso più generale dei festival, che ormai hanno preso piede anche in Italia - come sottolineato in un breve commento di Gino Castaldo - Pelù commenta: "Oggi chi si muove per ascoltare musica ha uno spirito pacifico. E da questo punto di vista i festival sono stati molto importanti. Forse l'unico appunto che posso muovere ai festival italiani è quello di essere un po' troppo omologati a quelli anglosassoni. Non esiste una manifestazione che valorizzi davvero la musica mediterranea. Io da qualche anno sto pensando di organizzare una rassegna di med-rock".
Sul "Corriere della Sera" è Gloria Pozzi a raccogliere le dichiarazioni del cantante che rivela, per la scaletta del suo concerto di Imola, il recupero di alcuni brani del repertorio Litfiba: "Piero Pelù a Imola proporrà tutto il suo presente ma recupererà anche il passato da Litfiba: ‘Ne ho stravolte e reinventate una decina. Ma sul palco ne proporrò una manciata. Di sicuro ‘Ritmo’ e ‘Regina di cuori’’. E siccome secondo lui ‘il rock non è solo divertimento, è anche riflessione’, dietro suo invito attorno al mega-palco ci saranno banchetti di Emergency e di un gruppo di missionari che raccoglieranno fondi per la costruzione di un ospedale in Sierra Leone. Pelù annuncia che ai primi di luglio partirà per la Spagna. Andrà a Pamplona per girare il video di ‘Toro Loco’ (...). Nella nuova vita artistica di Pelù, c’è spazio anche per nuovi esperimenti: sta per diventare produttore: ‘Viste le mie brutte esperienze contrattuali del passato voglio aiutare artisti giovani, bravissimi ma sconosciuti a emergere. Produrrò un gruppo di modenesi che si chiama Ateche e Jahka, un tosco-siculo-caraibico. E in ottobre li porterò in tour con me’".
Sul "Corriere della Sera" è Gloria Pozzi a raccogliere le dichiarazioni del cantante che rivela, per la scaletta del suo concerto di Imola, il recupero di alcuni brani del repertorio Litfiba: "Piero Pelù a Imola proporrà tutto il suo presente ma recupererà anche il passato da Litfiba: ‘Ne ho stravolte e reinventate una decina. Ma sul palco ne proporrò una manciata. Di sicuro ‘Ritmo’ e ‘Regina di cuori’’. E siccome secondo lui ‘il rock non è solo divertimento, è anche riflessione’, dietro suo invito attorno al mega-palco ci saranno banchetti di Emergency e di un gruppo di missionari che raccoglieranno fondi per la costruzione di un ospedale in Sierra Leone. Pelù annuncia che ai primi di luglio partirà per la Spagna. Andrà a Pamplona per girare il video di ‘Toro Loco’ (...). Nella nuova vita artistica di Pelù, c’è spazio anche per nuovi esperimenti: sta per diventare produttore: ‘Viste le mie brutte esperienze contrattuali del passato voglio aiutare artisti giovani, bravissimi ma sconosciuti a emergere. Produrrò un gruppo di modenesi che si chiama Ateche e Jahka, un tosco-siculo-caraibico. E in ottobre li porterò in tour con me’".
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