Poco prima di venire pubblicato, il nuovo album di Kanye West "My beautiful dark twisted fantasy" salì all'onore delle cronache per il proposito, espresso da alcune catene di grande distribuzione americane, di bandire il disco dai propri scaffali a causa di una copertina troppo "esplicita" (nella foto, in alto a sinistra): il rapper e produttore andò su tutte le furie, appellandosi alla libertà di espressione propria di un Paese civile e democratico come gli Stati Uniti. "La cosa curiosa è che negli anni Settanta le copertine dei dischi usavano spesso le nudità, in modo artistico e molto attuale. Adesso, che si commercializza ogni sorta di prodotto, la gente sembra essersene completamente dimenticata", fece sapere il cantante, indignato: "Il fatto è che io non penso al giudizio di Wal-mart quando penso alle copertine dei miei dischi. Certo, voglio venderne, e parecchi, ma non a discapito della mia creatività". Oggi, però, le rivelazioni di un giornalista del New Yorker, Calvin Tomkins, sembrano destinate a gettare nuova luce sulla vicenda: stando a quanto riferito, infatti, Kanye West avrebbe esplicitamente chiesto a George Condo - l'artista autore del dipinto - un soggetto destinato a suscitare scalpore per la cover della sua nuova fatica in studio. "Fu lo stesso Condo a raccontarmi che, quando fu contattato da West per la realizzazione dell'artwork, Kanye gli chiese esplicitamente 'qualcosa che venga sicuramente censurato'. Lui fece otto o nove quadri: due erano dei ritratti di West, uno dei quali molto ravvicinato, mentre gli altri avevano soggetti più lugubri, tipo la sua testa mozzata, incoronata, impalata su un lato della strada, una ballerina dispeptica in un tutu nero, e la raffigurazione di un uomo nero, nudo, con seduta sopra di lui a cavalcioni una donna bianca senza braccia con una lunga coda. West scelse quest'ultimo soggetto...".