Joe Bennett, autore di "Black slacks", incisa nel 1957 con gli Sparkletones (e ripresa successivamente da Simon & Garfunkel), è molto infastidito dal fatto che Stephen King abbia usato nel suo libro "Hearts in Atlantis" le parole della sua canzone. Il "re dell’horror", intenditore di musica rock, è solito arricchire le pagine dei suoi libri con riferimenti a canzoni non di rado sconosciute ai suoi innumerevoli lettori. Ma Bennett, mormone di stretta osservanza, non ha gradito che la sua canzone venisse inserita in un libro pieno di parolacce e descrizioni crude. "Non voglio sembrare troppo perbene, ma questa cosa non ha la mia approvazione. Quel libro mi ha choccato", ha detto il cantante, che ha appreso della citazione grazie a un assegno che gli corrispondeva i diritti d’autore. "Gli ho scritto per chiedergli di non usare più miei pezzi. Ma se vuole farlo, non c’è modo legale per impedirglielo", ha concluso sconsolato.
Schede:
Tags: