
Il "Corriere della Sera" dedica ampio spazio al Piotta, la cui canzone "La mossa del Giaguaro" arriva nelle radio la prossima settimana per anticipare la colonna sonora del film "Il segreto del Giaguaro", in uscita a marzo con la regia di Antonello Fassari. Nel film recitano Lando Buzzanca, Isabella Biagini, Gianni Ciardo, Enrico Salimbeni (quello di "Radiofreccia") e il rapper Kurtis Blow, che canta e recita insieme a numerosi rapper della scena romana (Flaminio Maphia e i Corveleno) e milanese. «"La canzone - spiega Piotta - fa parte di una trilogia dedicata a un cinema italiano tutto da riabilitare e riscoprire. "Supercafone" era un omaggio alla commedia all'italiana, "La mossa del giaguaro" celebra la commedia sexy brillante che ha segnato un'epoca assai felice. La terza sarà dedicata ai così detti ‘poliziotteschi’ cioè i polizieschi all'italiana tipo ‘Milano odia, la polizia non può sparare’ o ‘Milano a mano armata’ che, bistrattati all'epoca dalla critica furono in realtà precusori del pulp americano. (...) Però - aggiunge Piotta - sarebbe un errore liquidarlo come un film di culto, comico quale in effetti è, o un ampliamento di Supercafone. Lo spirito dell'operazione è stato colto perfettamente da Kurtis Blow, il rapper americano che compare nel film. Lui mi ha detto: ‘quel che non mi piace dei rapper europei è che si limitano a scimmiottare quel che da noi è autentica espressione della rabbia dei ghetti. Insomma roba lontana dalla vostra cultura. Vedo invece che gli italiani hanno trovato una loro via autentica al rap, una loro originalità che si fonda su elementi storici, dialettali tutti italiani. Insomma uno spirito autentico’". (...) Le ultime riprese del film sono previste per martedì prossimo, l'uscita del film già a marzo e nel frattempo scatenamento della canzone alla radio. Cos'è tutta questa fretta? "Circondare Sanremo, aggirare Sanremo che non mi piace". Si parlava però di una sua partecipazione al Festival.... "Ci ho pensato a lungo e ho scelto altre strade: non si può fare una classifica unica di merito fra generi eterogenei. Meglio il Festivalbar dove stili diversi convivono senza l'ossessione di un giudizio di merito"».
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