Sting, come fece una prima volta nel 1989, si schiera al fianco delle popolazioni native per cercare di fermare l'enorme diga che il governo del presidente Luiz Inacio Lula da Silva vuole far costruire sul fiume Xingu. La diga diventerebbe la terza più grande del mondo. Il presidente insiste che il progetto è essenziale per il futuro della sua nazione, ma indigeni e ambientalisti affermano che, oltre a costringere 40.000 persone allo sgombero, farebbe a pezzi l'ecosistema della regione. "Tutti i motivi per i quali ho lottato contro questa diga vent'anni fa sono ancora tutti lì. Distruggerà l'intero sistema fluviale e distruggerà la vita e la cultura di popoli che vivono lì e lì hanno vissuto per migliaia di anni", ha detto Sting. "La diga è troppo lontana da San Paolo per essere usata da tutti i brasiliani. Sarà solo la prima di sei o sette dighe, con ulteriori distruzioni". L'ex Police si aggiunge così alla lista di personalità che si oppongono al progetto di Lula; tra i firmatari sono da annoverare il regista James Cameron e l'attrice Sigourney Weaver.