
Peter Buck dei R.E.M., Barrett Martin degli Screaming Trees, Scott McCaughey degli Young Fresh
Fellows e dei Minus 5 - con la collaborazione di Justin Harwood (Luna), Steve Berlin (Los Lobos) Skerik (Critters Buggin'), del polistrumentista Mike Stone, della percussionista Elizabeth Pupo e di Christopher Littlefielde e Craig Flory ai fiati - sono pronti per un’altra avventura di basso profilo e di alta qualità. Uscirà a maggio per la Epic Records, infatti, il secondo album strumentale dei Tuatara dal titolo “Trading with the enemy”.
La seconda fatica della superband di Seattle sarà, nuovamente, un disco difficilmente etichettabile: echi jazz al sassofoni, influenze etniche e poco rock and roll. “Trading with the enemy” è stato registrato in un arco di sei mesi a Seattle e poi mixato in New Mexico, per un totale di un mese trascorso in studio.
La seconda fatica della superband di Seattle sarà, nuovamente, un disco difficilmente etichettabile: echi jazz al sassofoni, influenze etniche e poco rock and roll. “Trading with the enemy” è stato registrato in un arco di sei mesi a Seattle e poi mixato in New Mexico, per un totale di un mese trascorso in studio.
La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale