Arrivano in sala stampa le Sorelle Marinetti, già note prima di Sanremo ai più attenti e ora proiettate verso la popolarità dalla loro esibizione come backing vocals di Arisa in “Malamorenò”.
Turbina, Mercuria e Scintilla Marinetti (al secolo, rispettivamente, Nicola Olivieri, Andrea Allione e Marco Lugli) sono accompagnate da Giorgio Bozzo, loro inventore e pigmalione, che spiega in che modo è nata la loro partecipazione al Festival: chiamate direttamente da Arisa, hanno ritenuto divertente e utile l'opportunità per poter far conoscere meglio il loro progetto artistico, già in corso (e con ottimi risultati) da un paio d'anni.
Una (lunga e seriosa) prolusione di Bozzo apre alle domande dei giornalisti. Christian Schmitz spiega l'ambito musicale nel quale si svolge la ricerca del repertorio reinterpretato dalle Marinetti: quello dei cantanti dell'EIAR anteguerra, veri e propri impiegati dell'azienda radiofonica di Stato che raramente guadagnavano una notorietà personale.
“Arisa ha scelto le Sorelle Marinetti e le Sorelle Marinetti ne sono state felicissime: hanno amato Arisa fin da subito, l'anno scorso, e la proposta le ha onorate ed entusiasmate, anche se eravamo consapevoli dei rischi: soprattutto quello che il nostro progetto non fosse compreso o venisse frainteso e banalizzato. Le Sorelle Marinetti sono state scelte con un casting molto severo, e sono, uno per uno, attori cantanti e ballerini di grande spessore artistico”.
Per il prossimo disco, che inizieranno presto a registrare, le Sorelle Marinetti recupereranno altri brani del Trio Lescano, molti dei quali praticamente sconosciuti al pubblico odierno; ma l'obbiettivo ancora più importante è la realizzazione di una commedia musicale di cui le Marinetti saranno protagoniste.