Biografia

I Motor City Five si formano nel tardo 1964 per merito del cantante Rob Tyner, il chitarrista Fred “Sonic” Smith e Wayne Kramer, a cui si aggiungono più tardi il bassista Pat Burrows e il batterista Bob Gaspar, al tempo ancora tutti al liceo.
Smith e Kramer iniziano con soddisfazione alcune sperimentazioni con feedback e distorsioni, che però non vengono gradite da Burrows e Gaspar che si defilano verso lidi meno sperimentali, nel 1965, rimpiazzati dal bassista Michael Davis e il batterista Dennis Thompson.
Un anno più tardi gli MC5 fanno un concerto al famoso locale di Detroit Grande Ballroom, costruendosi intorno un sostenuto seguito, principalmente dovuto alle loro apparizioni in giro per la città, a volte anche stradaiole.
La band attira l’attenzione di Sinclair, singolare insegnante di inglese, noto come “Re degli Hippies”,che ha fondato la Trans Love Energies, etichetta underground costola della fazione oltranzista delle”White Panther Party”, che professava la totale libertà di espressione e il rifiuto nichilista alla cultura dominante.
Agli inizi del 1967 Sinclair viene assunto come manager, e un mese dopo gli MC5 registrano e pubblicano l loro primo singolo "I can only give you everything".
Gli MC5 sposano ben presto la causa delle White Panthers, solcando il palco nudi, avvolti da bandiere americane e professando la rivoluzione.
I guai con la legge diventavano sempre più frequenti, specie in concomitanza con la famosa rivolta di Detroit del 1967. L’estate seguente il gruppo appare a Chicago al “Festival of Life”, dichiaratamente in opposizione alla convention democratica nazionale concomitante.
Nel pubblico è presente il manager dell’ Elektra Records A&R, Danny Fields, che firma un contratto con la band un anno più tardi.
Il loro debutto, KICK OUT THE JAM, viene registrato in presa diretta al Grande Ballroom nel ottobre 30 e 31, 1968.
Subito dopo la sua pubblicazione, il disco raggiunge i top 30 della classifica nazionale.
Alcuni dettaglianti si rifiutano di vendere il disco a causa dell’urlo iniziale presente sulla prima traccia "Kick out the jams, motherfuckers!". Contro la volontà del gruppo, l’Elektra fa uscire una versione censurata del disco, rimpiazzando l’offesa con un più mite “brothers and sisters”.
Una volta chetate le acque gli MC5 vengono scaricati dall’Elektra e Sinclair viene arrestato per possesso di marijuana; la band si ritrova così, in poco tempo, senza manager e senza contratto.
Poco tempo dopo firmano per l’Atlantic Records e viene ingaggiato il produttore John Landau per il secondo album del 1970: BACK IN THE USA..
Con Sinclair fuori rotta, la vena politica dei Motor viene accantonata, così come, a livello musicale, anche la furia che aveva caratterizzato gli esordi della band. L’album divide pubblico e critica e il seguente HIGH TIME non è da meno. L’Atlantic scarica il gruppo.
Da questo periodo in poi la band è destinata al collasso; rischia la bancarotta più di una volta e ha problemi di droga che attanagliano il gruppo in un morsa mortale. Davis viene allontanato dalla band per la sua dipendenza da eroina. Il basista Moorhouse Steve lo rimpiazza, ma subito dopo sia Tyner che Thompson annunciano il loro ritiro dalla scene. Nel capodanno 1972 il gruppo suona per l’ultima volta al Grande Ballroom, il locale testimone delle vecchie glorie, questa volta però, per solo 500 dollari.
La band si ritrova nel 2004 con il nome di DKT/MC5. A febbraio 2012 il bassista Michael Davis muore a seguito di una insufficienza epatica. (12 mar 2012)