
Negli scorsi giorni, i Libertines avevano pubblicato sulla loro pagina Facebook ufficiale una serie di vecchie foto della band accompagnate da alcune criptiche citazioni, suscitando la curiosità dei fan; la serie di misteriose pubblicazioni si è conclusa nella notte tra venerdì e sabato, quando la band ha annunciato, per mezzo di un post, la pubblicazione di un cortometraggio realizzato da Roger Sargent poco prima che Pete Doherty e soci tornassero ad esibirsi dal vivo insieme: "Niente più anticipazioni... Tutte le immagini e le citazioni che abbiamo pubblicato in questi giorni sono tratte da un meraviglioso cortometraggio che Roger Sargent ha realizzato per noi poco prima del nostro recente tour", hanno scritto i componenti del gruppo nel post, "il risultato finale sarà svelato molto presto". I Libertines avevano avuto modo di lavorare con Sargent già in passato, più precisamente nel 2012, quando il reporter fotografico del tabloid inglese "The Guardian" realizzò il documentario "Libertines: there are no innocent bystanders" con l'obiettivo di raccontare la reunion della band avvenuta nel 2010.
E sempre a proposito dei Libertines, è stato recentemente pubblicato dal quotidiano britannico "The Independent" una riflessione scritta da Pete Doherty in merito alla sua permanenza presso l'Hope Rehab Centre in Thailandia, nella quale l'artista racconta del suo primo approccio con le droghe e sui problemi che queste gli hanno causato con gli altri membri della band: "Ricordo che non appena firmammo il nostro contratto discografico mi fu offerta una striscia di cocaina: ho iniziato da lì, e poi ho cominciato a fumare crack. A Carl (Barat) non piaceva, non sopportava né il crack né l'eroina, e non tollerava chi invece ne faceva uso. Così, la band si sciolse", ha scritto infatti Doherty nell'articolo, "in questi anni ci sono stati molti momenti bui, nei quali il mio desiderio era quello di poter prendere la mia chitarra e scrivere una canzone, nel tentativo di risolvere i miei problemi: ma l'uso delle droghe non mi ha permesso di continuare a lavorare".