
L'Italia per ora non c'è. Nessun appuntamento tricolore nel cartellone del tour europeo di Robert Plant & The Sensational Space Shifters, ma mai dire mai perché di "buchi", tra il primo appuntamento del 10 giugno e l'ultimo del 17 agosto, ve ne sono parecchi. In attesa di vedere se ci saranno anche concerti italiani, queste le date oggi ufficializzate:
10 giugno, Goteborg, Svezia
12 Bergen, Norvegia
14 Rattvik, Svezia
16 Tallin, Estonia
18 San Pietroburgo, Russia
20 Mosca, Russia
25 Cork, Irlanda
5 luglio, Cognac, Francia
16 Berlino, Germania
17 Dresda, Germania
19 Ostrava, Repubblica Ceca
9 agosto, Glastonbury, Gran Bretagna
16 e 17 Giappone.
Sulla pagina Facebook di Plant la lista delle lamentele dei fan che abitano nei Paesi del mondo esclusi (cioé la quasi totalità) è pressoché
infinita. C'è chi si lagna perché l'ex Led Zeppelin non viene in Polonia e chi è indignato perché non c'è l'Ungheria. C'è una fan che si lamenta perché non c'è traccia di LLangollen (Galles), e naturalmente vi sono rimostranze per l'esclusione dell'Italia.
Titolari ad oggi di poche, selezionate apparizioni dal vivo - tra le altre, al festival Womad dello scorso anno e al Sunflower River Blues and Gospel Festival in Clarksdale, Mississippi - i Sensational Space Shifters sono composti da alcuni ex Strange Sensation, già backing band di Plant nella quale militavano l'ex chitarrista dei Cast Skin Tyson, Justin Adams, Billy Fuller e John Baggot, con l'aggiunta di Dave Smith e Juldeh Camara.