
Lui è Tom Petty, con Bob Dylan, Bruce Springsteen, John Mellencamp e pochi altri tra i pilastri del songwriting americano contemporaneo. Lei è Michelle Bachmann, da diversi osservatori definita una sorta di "Sarah Palin (ancora più) di destra", autoproclamatasi candidata del Tea Party (movimento ultraconservatore e populista americano che sta mietendo qualche consenso anche nel mondo della musica) e tra le papabili sfidanti di Barack Obama alle prossime elezioni presidenziali. Il frontman e leader degli Heartbreakers ha intimato all'esponente della Camera dei Rappresentanti statunitense di non usare più la sua canzone "American girl" durante i suoi comizi in vista delle primarie del suo partito, che potrebbero designarla a candidata alla Casa Bianca in occasione della prossima tornata elettorale. Al momento pare che le rimostranze del cantautore siano state affidate ad una lettera, inviata all'entourage della Bachmann: se, tuttavia, l'esponente repubblicano non dovesse accogliere la richiesta di Petty, l'artista - secondo fonti americane - sarebbe disposto a portare la controversia all'attenzione di un tribunale.
Il cantante e chitarrista (che in passato già concesse, senza protestare, l'utilizzo di "American girl" per fini politici, permettendo all'ex candidata democratica, Hillary Clinton, di diffondere il brano ai comizi in occasione delle ultime primarie democratiche) si battè con successo, durante le presidenziali del 2000, per impedire a George W. Bush di sfruttare a fini elettorali la sua hit "I won’t back down".