
Nel 1982 andavano "Eye of the tiger" dei Survivor, "I love rock'n'roll" di Joan Jett, "Ebony and ivory" di Paul McCartney & Stevie Wonder e "Celeste nostalgia" di Riccardo Cocciante. Per Lady GaGa era meglio se fossimo rimasti a quei tempi. L'ha detto la cantante, commentando i suoi pigri "colleghi" che si concedono lunghe vacanze tra un disco e l'altro. "Si sa, no, quanto si può guadagnare dall'andare in tour. Gli artisti di nome si possono anche beccare 40 milioni di dollari per un ciclo di due anni di tour. Gli artisti con grandissimo nome arrivano fino a 100 milioni", ha detto. "Bisogna fare musica e subito dopo andare in tour: oggi funziona così. Detesto i grossi nomi che fanno un disco ogni tanto, buttandolo lì come se dicessero: 'Compratelo'. Ma vaffancu*o. Bisogna andare in tour e portare il disco in tour ai fan che hai in India, in Giappone, in Gran Bretagna. Non credo all'industria discografica di oggi, credo a com'era l'industria discografica nel 1982. Non capisco i gruppi che dicono che andranno in tour per un anno e poi registreranno l'anno successivo. Cioé, io riesco a fare musica tutti i giorni!".