Anni di musica sulla carta

Più di una volta ho cercato di proporre, a diverse case editrici, un libro che raccogliesse il meglio della rivista musicale "Ciao 2001", quella su cui si è formata, nel bene e nel male, un'intera generazione di ascoltatori italiani di rock e dintorni. E ogni volta sono stato respinto, con diverse motivazioni; prima delle quali che non è possibile reperire l'interlocutore che detenga i diritti di quel settimanale e che possa, quindi, concederne la riproduzione.
Maurizio Baiata, che di "Ciao 2001" è stato una delle firme storiche, essendo l'autore di ciò che ha raccolto e ripubblicato in questo volume non ha il problema di chiedere il permesso a nessuno; e qui riunisce una selezione degli articoli da lui scritti fra il 1971 e il 1974, corredandone la trascrizione con riproduzioni fotografiche delle pagine originarie.
Per chi, come me, leggeva e rileggeva avidamente ogni numero di "Ciao 2001" questo libro è un tuffo nella memoria. Certo, il linguaggio del giornalismo musicale si è evoluto negli anni, e oggi è profondamente mutato (non necessariamente in meglio, va detto); e in prospettiva certe opinioni e certe considerazioni suonano superate dal tempo. Ma ripercorrere, più di cinquant'anni dopo, le righe e le pagine sulle quali ho imparato il mestiere che continuo a fare è una bella emozione.